I pazienti devono essere ricoverati in un'unica ala del reparto e l'altra va chiusa. Anzi, no. La disposizione (perentoria) che era stata data, dalla direzione di presidio unico dell'Assl Carbonia-Iglesias, al personale di Medicina dell'ospedale Cto di Iglesias è durata giusto qualche giorno: appena il tempo di rendersi conto (come, fin dall'inizio, temevano in molti) che i posti letto non sarebbero stati sufficienti.

E che la nuova organizzazione non sarebbe affatto servita a garantire una maggiore sicurezza ai fini della prevenzione del contagio da Covid-19. L'Assl, già a marzo, aveva chiesto che il reparto venisse organizzato in un'unica ala.

Un "invito" reiterato ai primi di aprile, con l'avvertimento che l'inosservanza sarebbe stata considerata "illecito disciplinare". Ma nel reparto dell'ospedale di via Cattaneo, una volta eseguito l'ordine, non hanno fatto neanche in tempo ad abituarsi alla nuova realtà: sabato scorso, con una comunicazione telefonica, è stata annunciata la nuova disposizione con cui si stabiliva la riapertura dell'ala A.

Contestualmente il personale in ferie d'ufficio (a rotazione), è stato richiamato. "È evidente che si sono resi conto del fatto che quel provvedimento rischiava di creare ulteriori problemi anziché evitarli", commenta Gianni Zedde, segretario territoriale della Fp-Cgil.
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