Ha scatenato un’ondata di polemiche la vicenda del piccolo squalo di Gonnesa. Una prima versione dei fatti avvenuti ieri parlava del salvataggio dell’animale da parte di alcuni bagnanti ma Enrico Rizzi, noto influencer e leader animalista, vuole vederci chiaro e ha dato incarico a uno studio legale per accertare i contorni della vicenda.

Nelle immagini di un video circolato sui social, scrive l’avvocato Alessio Cugini Borgese, “sono ritratti diversi bagnanti in riva al mare: alcuni di questi ultimi sono intenti a trascinare fuori dall’acqua quello che sembrerebbe essere un piccolo squalo. L’animale appare visibilmente sofferente, tanto da suscitare persino lo sdegno di altri bagnanti presenti, che chiedono a coloro che – sorridenti – lo avevano tirato fuori dall’acqua di rimettervelo. Ora, è chiaro che la condotta di chi ha fatto sì che il malcapitato animale fosse letteralmente strappato via dal suo habitat, sottoponendolo a sevizie del tutto inutili e divenuto per l’effetto scherno dei suoi aguzzini, viene per certo ad integrare l’ipotesi di reato di cui all’art. 544-ter c.p. (che punisce chi cagiona sevizie o lesioni a un animale, ndr). Stante la consumazione della predetta ipotesi di reato si è con la presente a richiedere l’accertamento del fatto giusta individuazione dei responsabili che hanno realizzato e postato in rete il video, sì da deferirli alla competente Procura della Repubblica”.

La richiesta, viene specificato, è stata inviata alla polizia postale della Sardegna e ai carabinieri di Gonnesa.

(Unioneonline/s.s.)

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