È durato circa un'ora l'atteso incontro a proposito di Zona Franca al Consumo tra la delegazione domusnovese e funzionari del Ministero dell'Economia: "Si è trattato di un incontro proficuo durante il quale i funzionari del "Mef" non hanno avuto da ridire né richiesto integrazioni rispetto ai 4 atti che già abbiamo già prodotto in Consiglio Comunale e trasmesso alle Istituzioni al fine di poterci dichiarare area extradoganale per quel che riguarda i carburanti e l'energia elettrica".

È il commento del sindaco Massimo Ventura al termine dell'importante riunione a Roma.

Torna quindi a casa con una certezza in più e tutto l'entusiasmo che ne consegue la delegazione domusnovese della quale, oltre a sindaco ed assessori, facevano parte anche il manager Alessandro Marini e i legali dello studio D. M. di Sassari che supportano l'amministrazione nel lungo iter per la proclamazione della Zona Franca al Consumo. Sulla carta i prossimi appuntamenti dovrebbero essere fondamentali: "Il nostro prossimo step - evidenzia Ventura - è quello di inviare al Mef una richiesta ufficiale di decretazione, e successiva perimetrazione, del paese come area extradoganale nella quale non sono dovute le accise e l'Iva sui rifornimenti di carburante e l'energia elettrica".

A questa fase dovrebbe seguire l'atteso tavolo tecnico con i funzionari di tutti i Dicasteri interessati (Mef, Sviluppo Economico e Affari Europei), i rappresentanti dell'amministrazione domusnovese e una delegazione della regione Sardegna.

"In quell'occasione si parlerà a 360 gradi di esenzioni fiscali e si stabiliranno regole precise" rimarca il primo cittadino di Domusnovas. Il passo conclusivo consisterebbe invece nella trasmissione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri all'Ufficio Doganale, della nuova politica fiscale in atto a Domusnovas.

"Rimaniamo cauti ma dobbiamo dire che sarebbe una rivoluzione per tutto il territorio, - osserva Ventura - a fronte di una bolletta energetica di mille euro, ad esempio, se ne pagherebbero non più di trecento".
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