Tanti dei donatori di sangue della Fidas Domusnovas (270 donatori abituali, 350 tesserati totali) si ritroveranno domani nei locali di via Santa Barbara de "Sa Barracca e su Sordau" (11.30) per la consueta assemblea annuale. All'ordine del giorno esame e discussione dell'attività svolta nel 2018, relazione del tesoriere e programma di massima del 2019.

Nell'occasione verranno premiati i donatori più assidui. I riconoscimenti andranno a Daniela Paschino e Daniele Palmas che hanno raggiunto le 25 donazioni. Premio anche per Francesca Marongiu giunta alle 15 donazioni.

All'importante evento saranno presenti il Vice Presidente nazionale della Fidas Pierfrancesco Coliandro, la specialista di biologia dell'Assl di Carbonia Cristina Garau, sindaco ed amministratori di Domusnovas, funzionari dell'Avis provinciale e dell'associazione DomusNostras e Giuseppe Zintu, presidente della Fidas di Ozieri nonché presidente della Fidas regionale.

Con 500 sacche di sangue raccolte nel 2018 e 30 nuovi donatori unitisi all'associazione la Fidas Domusnovas non può che dirsi soddisfatta della propria attività.

ll presidente Gianluigi Loi segnala però che diversi donatori hanno smesso di donare perché risulta sempre più difficile eseguire i controlli sanitari pre-donazione in Assl: "Prima - spiega - premiando l'atto di donare il sangue, venivano svolti gratis e almeno una volta l'anno senza particolari attese mentre da tempo si è costretti a pagare ticket e a lunghe attese che di certo non aiutano la raccolta del sangue del quale in Sardegna c'è sempre un gran bisogno".

Criticità segnalate recentemente anche da diversi donatori che sono soliti recarsi a donare direttamente presso il centro trasfusionale di Iglesias.

"Non è questo il modo di incentivare le buone azioni, - puntualizza Gianluigi Loi - creare tutti questi problemi per un elettorcardiogramma o un esame del Psa scoraggia anche il donatore più volenteroso".
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