Strada appositamente chiusa al traffico e ampio uso del megafono nel sit in all'ufficio postale di via Cagliari indetto, questa mattina, dal sindaco Massimo Ventura per protestare contro il caos nel recapito della posta.

Meno di una sessantina i presenti, pochini secondo il primo cittadino: "C'è bisogno che tutti facciano la loro parte".

Dura circa un'ora l'iniziativa con il sindaco che annuncia già le prossime mosse qualora il servizio di recapito non dovesse tornare alla normalità: "Andremo a protestare alla sede centrale di Iglesias di Poste Italiane visto che sembra che i nostri portalettere siano stati trasferiti lì".

L'iniziativa è stata indetta dal sindaco (foto Simone Farris)
L'iniziativa è stata indetta dal sindaco (foto Simone Farris)
L'iniziativa è stata indetta dal sindaco (foto Simone Farris)

Tra le opzioni anche una prossima sortita al palazzo del Prefetto, Istituzione per cui Ventura non usa parole tenere: "Ho provato più volte a chiedergli un incontro, una mediazione spiegando i grossi disagi vissuti ma invano. Stesso comportamento inqualificabile da Poste Italiane".

A sentire i presenti al sit in è tutto un elencare disagi: dalle bollette, avvisi e comunicazioni importanti che arrivano scaduti a quelli che non arrivano proprio passando per errori di recapito e violazioni della privacy.

I cittadini (foto Simone Farris)
I cittadini (foto Simone Farris)
I cittadini (foto Simone Farris)

"Nessuno deve pagare per errori commessi da altri, ricordiamoci che questo è, o meglio dovrebbe essere, un servizio pubblico" sbotta Ventura. C'è anche un rapido confronto tra sindaco e responsabile dell'ufficio ma non risolve nulla. Non è stato possibile avere spiegazioni da Poste Italiane contattata più volte tramite l'addetto stampa.
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