Un appello all’assessore regionale agli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris, affinché prenda atto della «disparità di trattamento» che sussiste tra il Nord e il Sud della Sardegna in termini di Demanio e Patrimonio.

Lo rivolge il sindaco del Comune di Sant’Antioco Ignazio Locci, che, per sua natura, ha un legame a doppia mandata con il demanio: «Tradotto in estrema sintesi, questo purtroppo significa tanta burocrazia spesso incancrenita – commenta Locci – ovvero istanze di imprenditori inevase o non pubblicate, lasciate ad ammuffire per mesi e mesi nei cassetti del palazzo regionale».

Il sindaco chiede all’assessore regionale maggiore attenzione verso il demanio dell’isola di Sant’Antioco, anche alla luce della recente approvazione del Piano di Utilizzo dei Litorali: «Ci aspettavamo che con il PUL saremmo riusciti a dare gambe a tutta una serie di progetti presentati dagli imprenditori locali e non, pronti a investire nella nostra isola, assicurando sviluppo e nuova occupazione – spiega Ignazio Locci – invece non è cambiato nulla: la struttura regionale viaggia al ritmo di una lumaca stanca e il Comune, dal canto suo, quotidianamente cerca di rassicurare chi attende dal Demanio regionale risposte in tempi almeno accettabili. Non è assolutamente possibile che ci siano pratiche che non vengono trattate e istanze addirittura non pubblicate».

Secondo il primo cittadino c’è una vera e propria disparità di trattamento tra il Demanio che si occupa del Nord Sardegna e quello che invece afferisce al Sud Sardegna: «È evidente – conclude il Sindaco – che tra Nord e Sud c’è una grande disuguaglianza: sicuramente la Regione Sardegna e la sua struttura sono più attenti alle istanze di Olbia e della Costa Smeralda, dove le pratiche si chiudono con uno schiocco di dita. Quando invece si tratta di Sud Sardegna l’interesse ricade solo sulle importantissime zone del Poetto. Ma del demanio di Sant’Antioco non sembra interessare a nessuno. Noi pretendiamo che la Regione potenzi gli uffici della Direzione Sud del Demanio, oppure che garantisca un supplemento di impegno, quello che fino a oggi non c’è stato. Perché non è accettabile che vengano vanificate sia le potenzialità del nostro territorio, sia le aspettative di piccoli imprenditori e investitori che, sebbene non altolocati come gli arabi e i russi che investono nella Costa Smeralda, hanno comunque diritto a una risposta. Al pari degli altri. Quindi la Regione si dia una svegliata e impari a trattare tutti allo stesso modo».

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata