Non ha gradito l'ordine del giorno partorito dal Consiglio regionale l'11 aprile (definito "assolutamente non condivisibile"), tantomeno la recente delibera di Giunta, con la quale si impongono maggiori restrizioni (quali ad esempio la puntualità nelle retribuzioni ai dipendenti) nelle prossime convenzioni da firmare con la sanità regionale.

L'Aias si sente sotto attacco e lo dichiara apertamente in una lunga lettera pubblicata sul proprio sito, dal titolo "Assenti Giustificati", che richiama e motiva inoltre l'assenza dell'azienda al recente incontro tra assessorato alla Sanità e sindacati. "L'Aias è una associazione senza scopo di lucro, che non ha rischio di impresa e spende dunque quanto incassa. Non un'impresa che gestisce appalti e accumula soldi da utilizzare eventualmente nei periodi di crisi".

La riunione all'assessorato regionale alla Sanità
La riunione all'assessorato regionale alla Sanità
La riunione all'assessorato regionale alla Sanità

Nella lettera spicca un credito totale di quasi 15 milioni di euro che l'azienda ritiene ancora di vantare sul sistema sanitario per i servizi resi negli ultimi quattro anni e mezzo e che va a cozzare con i 2,7 milioni di cui ha parlato il manager dell'Ats Fulvio Moirano nella riunione di mercoledì.

Ce n'è anche per il "personale che presidia, protesta, digiuna: pochi elementi a fronte di 1200 dipendenti e consulenti".

Una presa di posizione forte che ha già messo in fibrillazione i sindacati, i quali nel frattempo fanno sapere (le sigle regionali Cgil, Cisl e Uil Fp) di aver depositato una denuncia ai carabinieri di Cortoghiana per la rimozione non autorizzata di bandiere, striscioni e altro materiale sindacale dal presidio dei lavoratori nel centro riabilitativo di Cortoghiana.

Presidio sospeso subito dopo le buone notizie arrivate dall'incontro di mercoledì tra sindacati e sanità regionale.

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