"Gesù: Ama il prossimo tuo come te stesso. I Rom ed i migranti sono miei fratelli".

Ha indossato una maglietta con questo messaggio il militante di Pax Christi Antonello Repetto, che nella sua Carloforte ha cominciato oggi uno sciopero della fame per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione dei migranti in arrivo in Italia e, soprattutto, sulla politica dei rimpatri, che osteggia con forza.

Non nuovo a gesti simili il sessantaquattrenne carlofortino si asterrà dall'alimentazione fin quando le sue condizioni lo permetteranno.

"Mi farò monitorare dal mio medico e andrò avanti finchè potrò", afferma Repetto.

"Desidero che vengano ritirati tutti i provvedimenti di espulsione: queste persone arrivano da noi in cerca di aiuto, spesso provengono da contesti terribili e non possiamo respingerli o, peggio ancora, rimpatriarli lasciandoli al loro destino".

Inizialmente l'iniziativa di Repetto intendeva dar man forte a quella di fra Biagio Conte, un laico francescano che da 15 giorni si asteneva dall'ingerire cibo per protestare contro un decreto di espulsione che aveva colpito Paul, un migrante ghanese, da 15 anni in Italia, da lui ospitato in una comunità di Palermo: a causa di una malattia il migrante aveva perso il lavoro da idraulico e con esso anche il permesso di soggiorno.

La notizia, proprio oggi, di un vittorioso ricorso al Tar ha impedito l'espulsione.

Ma Repetto ha scelto comunque di iniziare uno sciopero della fame.

"Di questi casi, con il clima che si respira in questo periodo, ce ne sono tanti. Paul è il mio prossimo e come lui ce ne sono tanti, la mia battaglia è per loro".
© Riproduzione riservata