Entrano nel vivo le celebrazioni per il Natale e nel giorno dell'Immacolata, come da tradizione decennale, la Parrocchia di San Narciso di Serbariu ha acceso il presepe mobile realizzato da Eugenio Amisani.

Si tratta di uno dei presepi automatizzati più belli e grandi della Sardegna, realizzato con personaggi meccanici che simulano il movimento umano: «Questo presepe è diventato per noi motivo di orgoglio - spiega don Luigi Sulas, parroco della chiesa di San Narciso di Serbariu - ogni anno il presepe cambia forma e si arricchisce di nuovi soggetti mobili, a nome mio e di tutta la comunità ringrazio Eugenio Amisani per averci omaggiato anche quest'anno con questo splendida opera d'arte».

Non solo luci tremolanti a rappresentare il fuoco che scalda la notte ma anche il pescatore che tira su la canna da pesca col pesce all'amo o quello che aggiusta la rete, la Madonna che copre il Bambinello con la coperta e la pecora che muove la testa: sono solo alcuni dei movimenti meccanici dell'opera.

L'accensione del presepe è stata accompagnata dall'esibizione dei cori "Su Conti" e "Centro Studi Musicali", diretti entrambi dalla Maestra Angelina Figus, che si sono esibiti in una chiesa particolarmente affollata.

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