Imprenditori, assicuratori e partite Iva tornano a protestare a un anno esatto da quando entrarono in vigore i contestati rincari dell'imposta provinciale Rc auto.

La contestazione è riferita al fatto che le forze sociali ritenevano che il rincaro della imposta servisse a finanziare la sistemazione almeno di alcune delle strade più problematiche del territorio: "Così non è stato - sottolinea Paolo Bullegas, dirigente Sindacato nazionale assicuratori e uno degli attivisti del Movimento partite Iva Sulcis - perché l'imposta passo dal 12 al 16 per cento ma la rete viaria resta fra le più insicure: una realtà che penalizza la sicurezza, i tempi di percorrenza".

Intersezioni e accessi privati che abbassano il livello di sicurezza, ridotte dimensioni di alcune corsie o assenza di banchine sono alcuni degli aspetti messi in evidenza.

"A un anno di distanza - conclude Bullegas - sarebbe stato logico attendersi almeno l'inizio di un percorso di miglioramento di alcuni tracciati dato che l'aumento delle imposte Rc auto riguardò gli automobilisti: prendiamo atto che fu un rincaro fine a se stesso".
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