Biciclette ai nastri di partenza. Per il "bike sharing" sarà un avvio sperimentale, ma per lo meno ora c'è una data certa: venerdì prossimo.

Ad annunciare la partenza del servizio di "bici in affitto" a Iglesias sono stati gli assessori Francesco Melis e Simone Franceschi, rispettivamente alla guida dei settori Ambiente e Turismo.

"Abbiamo pensato di partire in via sperimentale per testare il servizio e la risposta da parte di coloro che ne usufruiranno - argomenta Melis - fino a settembre l'utilizzo sarà del tutto gratuito e, nel frattempo, valuteremo le cifre da proporre per l'affitto giornaliero. Quando il bike sharing entrerà a regime, dall'autunno, saranno proposti degli abbonamenti settimanali e mensili sul modello in vigore a Milano".

Il Comune sta valutando anche l'importo per la caparra che, quando sarà completata la fase sperimentale, dovrà essere corrisposta come garanzia.

Per utilizzare le biciclette (20 per 4 stazioni dislocate in piazza Sella, corso Colombo, via Isonzo e Monteponi) si dovrà fare riferimento all'ufficio turistico (palazzo comunale di piazza Municipio) e fornire le proprie generalità, attraverso la consegna del documento d'identità che sarà fotocopiato.

La società in house "Iglesias Servizi" si occuperà della manutenzione e del controllo. "La scelta di iniziare in questo momento, a stagione turistica partita, ci è sembrata la migliore - evidenzia Franceschi - in quanto il bike sharing è una realtà ben avviata in molti Paesi europei e crediamo possa essere apprezzata dai turisti. Per questo coinvolgeremo anche le strutture ricettive".

Di "bike sharing" (un progetto con un investimento di circa 200mila euro) si parla da anni e nei mesi scorsi erano tutti pronti a festeggiare, quando hanno visto gli operai comunali sistemare tre biciclette nella "stazione" di piazza Sella.

Ma l'entusiasmo è durato poco: in breve tempo le 2 ruote sono ritornate nel deposito comunale. Era solo una prova e, in quella circostanza, era circolata la voce secondo cui le biciclette non fossero compatibili con le stazioni già installate da quasi 2 anni.

"Era una bufala - ribadisce Melis - non possiamo negare che ci siano stati ritardi, ma abbiamo voluto valutare bene gli aspetti gestionali che, in molti altri Comuni, hanno comportato problemi tali da far naufragare il progetto. Allo stesso tempo ci affidiamo al senso civico di quanti usufruiranno del servizio. Per i controlli, oltre ad avere avuto già incontri con le forze dell'ordine, stiamo predisponendo la videosorveglianza".
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