Dopo mesi di silenzio Antonello Repetto rispolvera il proprio piglio combattivo con lo scopo dice, "di "riaccendere i fari su una vertenza, quella dei dipendenti Aias che attendono ancora 8 mensilità arretrate, sulla quale sembra essere nuovamente calato il sipario".

L'ex operatore socio sanitario carlofortino (licenziato per giusta causa nel settembre scorso), 63 anni, ha indirizzato oggi una lunga lettera al Presidente della Regione Francesco Pigliaru.

Non usa mezzi termini l'ex Oss: "Della sacrosanta lotta dei dipendenti Aias che rivendicano nient'altro che pagamenti puntuali per il lavoro svolto, sembra non interessare niente a nessuno. Le stesse istituzioni sembrano essersene lavate le mani come Ponzio Pilato. Non riservano a quella dell'Aias le stesse attenzioni spese per altre giustissime vertenze come quella dell'Alcoa tanto da farmi pensare che per loro esistano cittadini e lavoratori di serie A e di serie B".

Repetto attribuisce le maggiori colpe alla Regione ("si sono svegliati solo dopo gli scioperi della fame fatti dai lavoratori un anno fa") ma ne ha anche per il sindacato colpevole a suo dire "di non aver fatto abbastanza per impedire irregolarità nei pagamenti che perdurano, pur non gravi come ora, fin da quando sono stato assunto, 33 anni fa".

Appurato che Aias non possa vantare più crediti annosi nei confronti del Sistema Sanitario Regionale Repetto si domanda in conclusione "cosa si aspetti a revocare la possibilità di lavorare in convenzione con la Regione ad un'azienda che non si è mai dimostrata leale ed affidabile".
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