"Mi chiamo Monica Ciosci, ho 20 anni e da più di uno mi sono trasferita ad un'ora di aereo dalla mia famiglia spinta dalla situazione che mio padre vive fin da quando ho memoria".

Inizia così l'accorata lettera di una figlia che dopo aver saputo della sospensione del padre (autista del centro Aias di Iglesias e sindacalista dell'Usb) ha scelto di prendere carta e penna per raccontare le difficoltà che ha conosciuto fin dalla più tenera età a causa degli stipendi costantemente incerti ed erogati a singhiozzo dall'azienda.

Rompe il silenzio e attacca pesantemente l'Aias anche Roberto Fallo, educatore della struttura di Cortoghiana e sindacalista della Cisl Fp recentemente licenziato.

L'articolo completo ne l'Unione Sarda domani in edicola.
© Riproduzione riservata