30 aprile 2012 alle 15:55aggiornato il 30 aprile 2012 alle 15:55
Sul voto l'incognita del quorum
Il dato relativo al quorum arriverà già domenica sera alle 22.L'incognita sull'affluenza e di conseguenza il raggiungimento del quorum del 33%, è la vera sfida dei dieci referendum anticasta che si terranno nella sola giornata di domenica 6 maggio in Sardegna. Quattro quesiti, quelli sulla soppressione delle Province regionali istituite nel 2000, sono ancora sub iudice dopo il ricorso presentato dall'Ups (Unione Province sarde) e per il quale si attende una decisione del giudice civile del Tribunale di Cagliari tra oggi e mercoledì. Il dato relativo al quorum arriverà già domenica sera alle 22, alla chiusura dei seggi: se verrà centrato, lo scrutinio comincerà lunedì mattina, 7 maggio. In un analogo referendum promosso nel 2003, il quorum era fallito - i votanti furono solo il 15,7% - e con la stagione estiva ormai alle porte il timore dei promotori è che i sardi preferiscano una giornata di mare al confronto politico su argomenti che stanno animando già da tempo il dibattito nazionale e regionale. Quasi tutti i partiti, in vista del voto di domenica prossima, hanno cambiato idea sulle quattro Province regionali nate solo 11 anni fa (Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia Tempio) con l'appoggio pressochè unanime delle forze politiche presenti nell'Assemblea sarda. Il governatore Ugo Cappellacci si è messo alla testa dei fautori dell'abolizione degli enti intermedi e si è speso in prima persona per convincere i sardi ad andare alle urne attraverso appelli-spot diffusi dai canali televisivi regionali. Nel frattempo, tutto è pronto in Regione per fornire i dati in tempo reale. Al primo piano della Torre del palazzo di viale Trento sarà allestita la sala stampa e le prime indicazioni sull'affluenza verranno diffusi alle 12 e alle 19, poi i definitivi alle 22.
© Riproduzione riservata