Il sindaco di Quartu Mauro Contini è stato soccorso da un'ambulanza del 118 e trasportato all'ospedale Brotzu. E' uscito con le sue gambe dalla sede della Forestale in cui era a disposizione degli inquirenti ma non ha poi evidentemente retto al peso delle contestazioni che gli sono state mosse.

Il presidente del Cagliari Massimo Cellino è già a Buoncammino. Sarebbe stato accompagnato in carcere per primo, così da evitare il clamore mediatico. Nella casa circondariale è detenuto anche l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Quartu Stefano Lilliu.

A BUONCAMMINO - Massimo Cellino ha ricevuto in serata la visita del parlamentare del pdl Mauro Pili che, all'uscita dal carcere, ha parlato di "un presidente con lo stato d'animo non dei migliori", ma comunue combattivo e che "ha ritrovato il sorriso quando ha appreso la notizia della vittoria al Tar" che ha esaminato il ricorso contro la sconfitta a tavolino subita con la Roma. Cellino ha "consegnato" a Pili un messaggio per i tifosi e per la squadra rossoblù invitantoli ad "andare avanti a testa alta". Poi una gradita sorpresa per il patron del Cagliari: alcuni detenuti gli hanno offerto una pizza cucinata utilizzando quattro fornellini di fortuna. Un gesto, ha assicurato Pili, che ha consentito a Cellino di chiudere con sufficiente serenità una giornata decisamente pesante.

LE ACCUSE - La Procura di Cagliari contesta ai tre i reati di tentato peculato e falso ideologico. Le misure cautelari sono state disposte dal gip Giampaolo Casula, dietro richiesta del pm Enrico Lussu. E' il pericolo di inquinamento probatorio a supportare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. "Una misura meno afflittiva, tenuto conto che gli indagati verrebbero a conoscenza delle intercettazioni telefoniche e ambientali in atto, non sarebbe una adeguata garanzia", precisa l' ordinanza di 56 pagine.

Gli avvocati sarebbero già al lavoro per il ricorso al Tribunale della libertà per la revoca dei provvedimenti cautelari.

Ottenere lo stadio per il Cagliari con ogni mezzo, con "qualunque genere di sotterfugio", in "totale spregio della legalità". E' racchiuso in queste poche frasi, scritte nero su bianco dal giudice nell'ordinanza, lo scenario-choc dell'inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas. I tre devono rispondere di tentato peculato e falso ideologico, le stesse accuse che a novembre avevano fatto finire in manette Pierpaolo Gessa e Andrea Masala, rispettivamente funzionario del settore Lavori pubblici e del settore Edilizia Privata del Comune di Quartu, e dell'impresario Antonio Grussu, titolare della ditta che ha eseguito i lavori a Is Arenas, tutti ora agli arresti domiciliari. Al centro dell'indagine, condotta dagli agenti del Corpo forestale e coordinata dal sostituto procuratore Enrico Lussu, l'utilizzo di soldi pubblici, poco meno di 750mila euro, destinati al Piano integrato d'area (Pia) Serpeddì-Is Arenas per realizzare alcune delle opere per lo stadio di calcio che invece dovevano essere a carico della società rossoblù. Uno spaccato inquietante su come lo stadio Is Arenas sarebbe stato realizzato, su come le procedure siano state accelerate. Una situazione di illegalità diffusa che nel corso dei mesi, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbe visto coinvolti sindaco, assessori, funzionari comunali e presidente del Cagliari calcio. E proprio Massimo Cellino, secondo quanto scrive il Gip Giampaolo Casula, avrebbe "spiccate capacità delinquenziali", sarebbe "capace di qualunque genere di sotterfugio per raggiungere i propri scopi", con la capacità di "condizionare e determinare le scelte dell'amministrazione". Un ruolo, quello svolto dal patron del Cagliari, che sarebbe stato confermato dagli interrogatori dei primi arrestati e dalla successive intercettazioni telefoniche.

CELLINO "CAPACE DI TUTTO" - Cellino ha "spiccate capacità delinquenziali", è "capace di qualsiasi genere di sotterfugi pur di raggiungere i propri scopi". E' uno dei passaggi dell'ordinanza di custodia cautelare del Gip Giampaolo Casula che ha portato in carcere il presidente del Cagliari calcio per lo scandalo dello stadio Is Arenas di Quartu. Uno spaccato, secondo il giudice, di illegalità diffusa che emergerebbe dalle intercettazioni, una in particolare con Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale di Lega.

L'INCHIESTA - Gli arresti eccellenti seguono a quelli che gli uomini della Forestale, dietro mandato della Procura di Cagliari, avevano fatto scattare lo scorso 29 novembre. In carcere erano finiti due dirigenti del comune di Quartu: Pierpaolo Gessa e Andrea Masala. Al primo fu subito riconosciuto la misura dei domiciliari. Andrea Masala ha trascorso due mesi a Buoncammino. E' stato scarcerato una settimana fa. Per l’imprenditore Antonio Grussu erano stati disposti subito i domiciliari.

Dal momento del loro arresto gli agenti del Corpo forestale e il sostituto procuratore Enrico Lussu non hanno smesso di lavorare. I tre sono stati interrogati (Gessa e Masala sono poi finiti ai domiciliari) e sono stati sentiti, nel corso di alcuni mesi, anche tecnici e funzionari comunali. Oggi l'ultima vicenda con l'arresto di Massimo Cellino (difeso dall'avvocato Benedetto Ballero), del sindaco Mauro Contini (difeso dal professor Luigi Concas) e dell'assessore Stefano Lilliu (avvocato Roberto Nati). I tre dopo l'arresto sono stati portati nella sede del Corpo Forestale, per poi essere trasferiti nel carcere Buoncammino.

LE PAROLE DI CELLINO - Non lo dice apertamente ma il presidente Massimo Cellino, prima di varcare l'ingresso del carcere, ha fatto intuire che questa vicenda possa rappresentare un complotto. "Sto registrando", ha detto al suo avvocato Benedetto Ballero prima di entrare a Buoncammino, "una convergenza di azioni contrarie a me e alla società rossoblù". L'avvocato ha poi aggiunto che il presidente si dice "totalmente estraneo ai fatti come confermato dalle intercettazioni telefoniche. Non ci sono i presupposti per la carcerazione". Sabato mattina l'interrogatorio di garanzia.

IL COMUNE DI QUARTU - "L'Amministrazione continuerà a operare cercando di mantenere la necessaria lucidità nonostante il profondo coinvolgimento emotivo determinato da questa vicenda": così il vicesindaco di Quartu Sant'Elena, Fortunato Di Cesare, commenta gli ultimi sviluppi legati alla inchiesta sulla costruzione dello stadio di Is Arenas. "Nelle situazioni come questa - ha aggiunto il vice sindaco di Quartu - gli interessi dei cittadini devono essere tutelati. Per questo faremo tutto il possibile affinché l'azione amministrativa e politica non siano rallentate, per quanto ci sia ben chiara la difficoltà del percorso che ci attende. Ci auguriamo che in questo momento delicatissimo tutte le componenti del Consiglio comunale manifestino solidarietà e contribuiscano lealmente a mandare avanti l'amministrazione cittadina, e che in attesa di maggiori approfondimenti non vengano strumentalizzate a fini politici situazioni personali che devono ancora essere vagliate dagli organi preposti".

LA TIRRENIA - "Il nostro apporto al Cagliari Calcio continua, continueremo a sponsorizzare la squadra Rossoblù". Lo ha detto il presidente di Tirrenia Cin, Ettore Morace, questa mattina a Cagliari per una conferenza stampa di presentazione del progetto ForMare per gli studenti che studiano nelle imbarcazioni della compagnia napoletana. "Nessun commento - ha detto Morace - sulle vicende giudiziarie di cui sono venuto a conoscenza proprio stamattina. Vicende che non interferiranno con il nostro impegno e l'accordo con il Cagliari calcio".
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