Il collegato corregge la riforma della sanità in favore delle Asl. Ieri l’Aula ha approvato un emendamento che, in pratica, vincola la funzione centralizzata dell’Ares in materia di concorsi alla definizione di indici di sofferenza per ciascuna Asl. Non solo: in attesa dei concorsi, le stesse aziende potranno attivare autonomamente le selezioni a tempo determinato per coprire i posti vacanti.

I parametri

La novità più importante introdotta ieri sono gli indici: una pianta organica non è in sofferenza se è coperta tra l’ottanta e il cento per cento; è carente se è coperta tra l’ottanta e il cinquanta per cento, gravemente carente al di sotto del cinquanta per cento. La proposta di modifica è della Giunta ma è stata condivisa anche dalle opposizioni perché – ha spiegato Daniele Cocco (Alleanza Rossoverde) – «introduce gli indici di sofferenza per cui Ares è obbligata a fare i concorsi prioritariamente per quei territori e presidi sanitari in grave deficienza organica».

Il caso

In Aula ha tenuto banco anche ieri il caso del paziente di radioterapia a Nuoro al quale è stato consigliato, nell’ultima riga del certificato medico, di curarsi fuori. «Un fatto gravissimo perché è passato il messaggio che per curarsi bisogna andare fuori Regione», ha ribadito in Aula l’assessore alla Sanità Carlo Doria, «e non è giusto denigrare i medici e gli operatori che sono rimasti in Sardegna a lavorare».

ro. mu.

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