Ancora una volta, la quinta, salta il processo per le nomine ritenute illecite dell’avvocato Silvia Curto e dell’ingegnere Antonio Pasquale Belloi rispettivamente a direttore generale della presidenza della Regione e della Protezione civile regionale: anche oggi il governatore Christian Solinas ha chiesto al giudice delle udienze preliminari Ermengarda Ferrarese di posticipare l’appuntamento (era prevista la discussione del pubblico ministero Andrea Vacca) perché impegnato contemporaneamente a livello istituzionale in Planargia.

La gup non ha potuto fare altro che rinviare il procedimento per la seconda volta in pochi giorni (l’ultima giovedì scorso), stavolta però al 3 ottobre.

Solinas è accusato di abuso d’ufficio per aver affidato l’incarico nel giugno 2019 in assenza, secondo Procura e Guardia di Finanza di Cagliari, dei titoli necessari in capo ai prescelti e dopo una presunta pressione su chi doveva garantire la legittimità della decisione: il direttore generale del personale Carmine Spinelli.

Con lui rispondono dello stesso reato il suo capo di gabinetto Maria Grazia Vivarelli e l’assessore regionale agli Affari generali Valeria Satta.

Vivarelli è accusata anche di induzione indebita (nel 2019 avrebbe fatto sì che Spinelli contro firmasse l’atto di legittimità della nomina di Belloi spiegandogli che il giorno seguente scattava il blocco delle assunzioni), Satta di tentata concussione (per le presunte pressioni, nel giugno 2020, utili a convincere Spinelli a firmare l’atto di legittimità della proroga alla nomina di Belloi).

Oggi il pm avrebbe chiesto il rinvio a giudizio o il proscioglimento del presidente della Regione e dell’esponente della Giunta (entrambi, difesi dagli avvocati Salvatore Casula e Massimiliano Ravenna, hanno scelto il rito ordinario) e il giudice avrebbe pronunciato la relativa ordinanza per poi decidere anche se condannare o assolvere Vivarelli (quattro giorni fa il magistrato inquirente ha chiesto per lei 2 anni e 10 mesi), difesa dal legale Rinaldo Lai.

Anche per Satta e Vivarelli l’appuntamento è stato posticipato a ottobre: per quest’ultima la decisione è stata presa poco fa, l’appuntamento era fissato per le 13. Il capo di gabinetto di Solinas non si è mostrata soddisfatta del rinvio.

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