Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per la siccità, deliberato dalla Giunta regionale lo scorso 30 luglio, la Protezione civile generale ha convocato il Comitato Operativo Regionale (COR).

Due le riunioni svolte con i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dall’emergenza, quelli della Baronia e dell’Ogliastra, alle quali hanno preso parte anche le strutture regionali e territoriali coinvolte, per fare il punto sulle azioni finora intraprese e quelle da avviare. Sono stati individuati 69 Comuni, ai quali oggi se ne aggiungono altri 18.

Nel documento sono contenute anche indicazioni e modalità per l’approvvigionamento di acqua potabile delle utenze domestiche e delle aziende agro-zootecniche in crisi idrica, dedicate ai Comuni e ai Consorzi di bonifica ricadenti nell’area interessata dall’emergenza. Durante la riunione l’assessora alla Difesa dell'ambiente, Rosanna Laconi, ha anticipato che l’assestamento del bilancio regionale appena approvato prevede nuove risorse da dedicare all’emergenza per un importo pari a 10 milioni.

Il Direttore generale, Mauro Merella, ha poi dato la parola ai rappresentanti dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico, delle Direzioni generali dell’assessorato dei lavori pubblici e dell’agricoltura, dell’Ente di Governo dell'Ambito Sardegna, delle Prefetture di Nuoro, Sassari, Oristano e Cagliari, del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dell’Agenzia Forestas, dell’Ente Acque della Sardegna, di LAORE, ANCI, Abbanoa, dei Consorzi di bonifica della Sardegna Centrale, dell’Ogliastra e della Sardegna meridionale, di Coldiretti e CoopAgri e della Rappresentanza regionale del Volontariato. Ognuno ha condiviso le criticità e assicurato la massima disponibilità per la loro risoluzione. In particolare, è stato evidenziato che, allo stato attuale, per quando riguarda le utenze domestiche, nonostante alcune restrizioni, la situazione appare sotto controllo fino alla fine dell’anno. Per il comparto zootecnico, invece, sono necessari ulteriori interventi.

Di qui la richiesta di intervento da parte dell’Esercito non solo per fare fronte alla difficoltà nel reperimento di autobotti, vista anche la concomitanza della stagione antincendio boschivo, ma anche per la messa a disposizione di mezzi per il trasporto dell’acqua nelle zone più difficili da raggiungere.

Ecco l’elenco dei Comuni interessati dall’emergenza: Armungia, Assemini, Ballao, Bari Sardo, Benetutti, Budoni, Castiadas, Decimomannu, Decimoputzu, Domus de Maria, Dorgali, Escalaplano, Gairo, Galtellì, Girasole, Ilbono, Irgoli, Laconi, Lanusei, Loculi, Lodè, Loiri Porto San Paolo, Lotzorai, Lula, Monastir, Monti, Muravera, Nuoro, Olbia, Onanì, Onifai, Orani, Orosei, Orune, Ozieri, Perfugas, Posada, Riola Sardo, Samassi, San Basilio, San Gavino Monreale, San Nicolò Gerrei, San Teodoro, San Vito, Sant'Anna Arresi, Sardara, Sarroch, Serdiana, Serramanna, Sestu, Siniscola, Sinnai, Talana, Telti, Tertenia, Torpè, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villagrande Strisaili, Villaputzu, Villasalto, Villasimius, Villasor, Villaspeciosa.

Si aggiungono Arzachena, Arzana, Barumini, Baunei, Cargeghe, Illorai, Loceri, Lula, Oliena, Olzai, Orroli, Osini, Perdasdefogu, Perdaxius, Settimo San Pietro, Siliqua, Teulada, Uta.

(Unioneonline/D)

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