Sì ai vaccini nelle farmacie in Sardegna, resta il “nodo discoteche”
Nell’Isola si registrano sei nuovi casi di coronavirus nell’ultimo aggiornamento, intanto è stato firmato l’accordo per la somministrazione dei vaccini nelle farmacie convenzionate
Nell’ultimo bollettino diramato dall’Unità di crisi della Regione, sono sei i nuovi casi di coronavirus registrati in Sardegna, con altre tre vittime. I ricoveri ospedalieri sono in calo ed è stato riaperto il pronto soccorso del Santissima Trinità.
Il 53 per cento dei sardi ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino ed è stata siglata l’intesa tra la Regione e Federfarma della Sardegna affinché le farmacie convenzionate possano aderire alla campagna vaccinale dandone comunicazione all'azienda sanitaria competente per territorio, all'Ordine dei Farmacisti e a Federfarma. L'accordo dovrà essere ratificato con l'approvazione di una specifica delibera di Giunta.
Resta invece il nodo delle discoteche con i gestori che attendono indicazioni e regole dal governo. Dal primo luglio per entrare nei locali bisognerà essere in possesso del Green pass. Per ora però sembra che non ci sia ancora nulla di certo e i gestori scelgono la prudenza. Ciò non toglie che, al di là dei locali – ormai chiusi da un anno –, spesso nei fine settimana aree all’aperto vengono trasformate in sale da ballo, di fatto senza alcun controllo. “Noi – dicono i gestori – restiamo chiusi e rispettiamo le regole poi nei weekend bar e pizzerie si trasformano in balere”.
A San Marino, lo scorso weekend, è stato realizzato un esperimento in una discoteca dove circa 2.700 persone, munite di Green pass, si sono ritrovate per ballare. E i risultati sono stati “rassicuranti”, con nessun contagio e nessun dipendente positivo.
(Unioneonline)
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