Giovedì 12 settembre, quasi 177mila studenti sardi torneranno in classe dopo le vacanze estive. In qualche istituto si è già anticipato, ma per la stragrande maggioranza degli alunni dell’Isola la campanella suonerà domattina alle 8.15.

In aula anche 20.479 docenti di posto comune, di cui 18.927 su classe e 1.552 di potenziamento. Sono invece circa 3.000 i docenti di sostegno di ruolo più i posti in deroga di sostegno.

Una scuola, quella sarda, che negli ultimi dieci anni ha perso il 17% dei suoi studenti: rispetto al 2014-2015 ci sono 35.208 alunni in meno. Oltre cinquemila sono spariti da un anno all'altro 5515 bambini e ragazzi. Una cifra record (battuto anche il decremento di 5357 unità del 2022-23) inevitabile conseguenza di una denatalità da primato. Il trend è quello: dal 2020 la scuola perde in media ogni anno 4616 studenti. Classi sempre più vuote che - unica consolazione - consentono almeno di evitare sovraffollamento, classi pollaio e ricerca di aule.

A inauguarare l’anno scolastico, lunedì prossimo, 16 settembre, arriverà in Sardegna anche un ospite d’onore: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accompagnare il Capo dello Stato – alla sua undicesima visita nell’Isola – ci sarà il ministro dell’Istruzione Valditara

Prevista nell’occasione una cerimonia che si terrà a Cagliari al Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", in via Pintus.

Saranno otto le scuole, una per ogni provincia dell'Isola, che rappresenteranno la Sardegna all'evento: il liceo Marconi di Sassari, gli istituti superiori Deffenu di Olbia, Volta di Nuoro, Leonardo da Vinci di Lanusei e gli istituti comprensivi 1-2 di Oristano, di Villamar, Lilliu di Cagliari e Pascoli-Deledda-Don Milani di Carbonia.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata