Non è morto d’infarto Dean Kronsbein, l’imprenditore anglo tedesco rimasto vittima del grave incidente a Porto Cervo, dove il suo yacht si è schiantato per cause in corso di accertamento contro gli scogli.

Il 63enne è stato ucciso da una grave lesione spinale e un forte trauma toracico come conseguenza di un violento impatto a terra.

È questo l'esito dell'autopsia eseguita sul corpo della vittima dal medico legale incaricato dalla Procura di Tempio Pausania, Matteo Nioi, che si è conclusa nella tarda sera di ieri.

LE INDAGINI – Indagati per omicidio colposo e lesioni Mario Lallone, comandante dello yacht Amore finito contro gli scogli dell'isola delle Rocche, e Luigi Cortese, comandante del motoscafo Magnum 70 "Sweet Dragon" della famiglia Berlusconi.

I due continuano ad accusarsi a vicenda. Cortese, 57 anni originario di Ischia, ha raccontato agli inquirenti che sarebbe stato l’Amore ad aver sbagliato manovra. Lallone ha invece dichiarato di essere stato costretto a cambiare improvvisamente rotta per non entrare in collisione col Magnum 70, tesi che sarebbe stata confermata anche dai familiari della vittima.

Nel frattempo la Procura di Tempio Pausania ha disposto ulteriori accertamenti. Mercoledì prossimo dovrebbe essere conferito l'incarico a un consulente tecnico per la ricostruzione della dinamica dell'incidente e per gli accertamenti sulla strumentazione di bordo sequestrata. 

(Unioneonline/D)

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