I voli low cost potrebbero tornare massicciamente a volare su Olbia e soprattutto su Alghero.

Sembra questo lo scenario aperto dalla Commissione europea che ha approvato nuove norme sugli aiuti di Stato che esonerano alcune misure di sostegno pubblico a favore di porti e aeroporti. Tecnicamente si tratta di un "regolamento generale di esenzione per categoria" e stabilisce che gli Stati membri (o le Regioni) possano effettuare investimenti pubblici negli aeroporti regionali che gestiscono fino a 3 milioni di passeggeri all'anno "in piena certezza giuridica e senza previo controllo della Commissione".

Una norma attesa che faciliterà gli investimenti pubblici in più di 420 aeroporti di tutta l'Unione (che gestiscono circa il 13% del traffico aereo), tra i quali quello gallurese (2.546.073 di passeggeri nel 2016) e quello catalano (1.346.403).

Resta fuori lo scalo di Cagliari-Elmas che nel 2016 ha trasportato 3.695.045 persone.

LE REGOLE ATTUALI - Finora i finanziamenti regionali alle società di gestione degli aeroporti, anche se finalizzati ad attività di marketing territoriale, sono stati considerati aiuti di Stato.

Una norma che ha sempre rigidamente applicato la Commissione europea e che ha generato severe procedure di infrazione contro la Sardegna e di conseguenza l'addio ad Alghero di Ryanair, che di questi fondi aveva indirettamente beneficiato, ed il crollo dell'economia della città catalana.

Per la Commissione europea "si tratta di iniziative contribuiscono a stimolare gli investimenti riducendo gli oneri amministrativi per le autorità pubbliche e le imprese, e rafforzando al contempo la certezza del diritto per i beneficiari degli aiuti e i concorrenti.

Ciò consente agli Stati membri", spiega una nota della Commissione europea, "di assumere la responsabilità delle loro scelte politiche sulle misure locali di aiuto di Stato e alla Commissione di concentrare le risorse sull'esame di misure di aiuto di Stato in grado di incidere maggiormente sulla concorrenza nel mercato unico".

Il regolamento di modifica entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

DEIANA: NUOVI SCENARI - L'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana è soddisfatto ma cauto.

"Per la Sardegna si aprono scenari interessanti, soprattutto su Alghero, ma gli effetti non saranno immediati".

Deiana rivendica il ruolo della Regione che sul tema ha partecipato ad alcune consultazioni pubbliche sostenendo la necessità di un provvedimento.

"Abbiamo in corso da tempo una sorta di manovra a tenaglia che agisce su aspetti tecnico-giuridici, politici e culturali", spiega. "

Un fronte è quello del regolamento generale di esenzione, un altro ha a che fare con il grande lavoro sui costi dell'insularità sfociato nel rapporto Maupertuis (dalla leader corsa, l'economista Nanette Maupertuis, ndr), il terzo è un report sullo stesso argomento che stiamo predisponendo assieme a Corsica e Baleari e che presenteremo al prossimo G7 dei trasporti di Cagliari".

LA COMMISSARIA UE - Più ottimista Margrethe Vestager, commissaria per la Concorrenza.

"Vogliamo fare in modo che le società possano competere a condizioni paritarie nel mercato interno, e vogliamo farlo nel modo più efficace possibile", ha detto.

"I cambiamenti introdotti risparmieranno agli Stati tempo e fatica negli investimenti per porti e aeroporti tutelando al contempo la concorrenza. Ciò", aggiunge, "permetterà alla Commissione di concentrare l'attenzione sugli aiuti di Stato che incidono più fortemente sulla concorrenza nel mercato unico".

Fabio Manca

© Riproduzione riservata