Dodici istituti superiori coinvolti, oltre 2mila tra studenti e studentesse. Sono soltanto alcuni numeri della nuova campagna di educazione alla legalità #IONONCONDIVIDO organizzata dalla Polizia locale di Sassari che ripartirà oggi. Tra i temi che saranno trattati dal personale qualificato e formato specificamente della Polizia locale , ci sono la violenza di genere, il revenge porn e il codice rosso.

Il percorso di formazione e di sensibilizzazione, già intrapreso con le classi terze e quarte durante lo scorso anno scolastico, riprende oggi all’Istituto tecnico "G.M.Angioy" e all’Istituto superiore “G. M. Devilla” e proseguirà nei prossimi mesi con un fitto calendario:  il 17 al Liceo Margherita di Castelvì e all’artistico Figari, il 18 nei licei del Canopoleno e all’Azuni, giovedì 20 all’Istituto Pellegrini e venerdì all’Istituto tecnico Salvator Ruju e al liceo scientifico Marconi. Si prosegue il 24 ottobre al liceo Spano e il 25 all’Istituto Professionale per i Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera.

Il progetto “#IONONCONDIVIDO” prevede che alla sua conclusione, in programma per dicembre, studentesse e studenti, supportati dai dirigenti e docenti, si cimentino nella realizzazione di un cortometraggio sul tema affrontato, che sarà poi giudicato da una giuria d’eccezione rappresentata dalle autorità cittadine e da esperti del settore.

La violenza di genere è dunque l’argomento centrale che gli agenti della Polizia locale  affronteranno in aula con gli studenti e sullo stesso argomento verteranno i lavori che saranno affidati alle scuole che aderiranno appunto al progetto “un cortometraggio per la vita”.

In particolar modo si svilupperà il tema del Codice Rosso con un focus principale sul revenge porn, che purtroppo riscontra un numeroso aumento di vittime e autori di età adolescenziale e, in alcuni casi, anche preadolescenziale. Una scelta legata al fatto che i giovani sono sempre più vittime di una violenza sessuale di tipo mediatico, provocata da un atteggiamento criminale e deviante che è quello della smania della viralità dei contenuti.

Saranno proiettai video esplicativi e testimonianze, con l’obiettivo di fare riflettere sul pericolo che si incorre se si dovessero scambiare video e immagini private sessualmente esplicite e intime (sexting). Anche condividere le immagini da cyberspettatori crea corresponsabilità nel momento in cui contribuissero alla diffusione di tali contenuti.

(Unioneonline/EC)

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