Il Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità e contro le discriminazioni dell’Unione del Coros e la Cooperativa “La Serenissima” di Ossi hanno promosso un progetto di sensibilizzazione sulla parità di genere.

L’iniziativa, finanziata con 12mila euro dalla stessa Unione  e con una quota dai 12 comuni del Coros, prevede una serie di attività ludico ricreative come laboratori, arti-terapie, giochi di ruolo, attività sportive all’aperto ove possibile, con uno staff di professionisti, un coordinatore senior, un pedagogista, due educatori professionali, due esperti di arte-terapia, due coach, un esperto di fumetti, un esperto di videomaking che lavoreranno con circa 400 bambini (due classi per ogni comune) per presentare al termine del progetto elaborati artistico-espressivi-creativi sul tema della parità di genere. I lavori si svolgeranno sia in gruppo che singolarmente.

Gli elaborati dei mini percorsi di arti-terapie svolti nelle classi scelte per il progetto saranno presentati alle comunità locali in occasione della celebrazione del 25 novembre, sulla base di un programma specifico elaborato dal Comune competente territorialmente all’interno delle iniziative di “Mai più”, progetto che vece il comune di Tissi nel ruolo di capofila..

«Questi progetti – sottolinea  la presidente della Cooperativa “La Serenissima”, Maria Lina Piga –  sono importantissimi per i bambini poiché hanno l’età giusta per capire l’importanza della parità di genere e possono imparare a correggere certi stereotipi figli del tempo passato e purtroppo anche del presente. Saranno coinvolti emotivamente e stimolati a creare con le arti visive messaggi d’amore e di solidarietà».

Soddisfatto anche l’Assessore dell’Unione e sindaco di Florinas, Enrico Lobino, che detiene la delega del Cug:  «Tutti noi, sia nella veste di sindaci, che di cittadini, abbiamo a cuore la tematica della parità di genere – queste le sue parole -. Ci sono ancora tanti passi che possiamo fare insieme ma queste iniziative ci indirizzano verso la strada giusta. Bisogna insegnare ai ragazzi che una società civile è fatta di dialogo, di equità, di correttezza e lotta consapevole alle discriminazioni».

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