Gli specialisti dell’Aou di Sassari hanno individuato un nuovo caso di malaria, il secondo di quest'anno.

E’ stato diagnosticato nei giorni scorsi nel reparto di Medicina interna del Santissima Annunziata su un paziente originario del Centro Africa. Si tratta, come quello registrato tra giugno e luglio scorsi, di un caso di importazione, malattia contratta all’estero e manifestata al rientro nell’Isola.

Nel 2020, viene sottolineato, non erano stati rilevati casi di malaria, anche per via delle restrizioni anti-Covid che avevano ridotto notevolmente gli spostamenti.

“È una malattia endemica nei Paesi sub-sahariani - spiega Egidio Ricciardi, dirigente medico della Medicina interna - e spesso chi sopravvive, rimanendo esposto quotidianamente alla puntura della zanzara anofele che trasmette il plasmodio, sviluppa una parziale immunità. Questa si perde quando l'individuo soggiorna per un lungo periodo in un paese a malaria free. Diventa così soggetto a contrarre la malattia una volta che rientra nel suo paese d'origine”.

Ed è quello che sarebbe avvenuto al paziente ora ricoverato, che ha manifestato i primi sintomi una volta ritornato a Sassari: febbre molto alta, dolori addominali, forte nausea, vomito e diarrea.

“In questo momento il paziente resta ricoverato ed è sottoposto a una terapia che - afferma ancora lo Ricciardi - è stata concordata con i colleghi della Clinica di Malattie infettive. Rispetto al passato, sono presenti dei ceppi di plasmodio resistenti, per questo le terapie sono composte da un cocktail di farmaci in grado di sconfiggere l'infezione”.

Secondo i dati di Epicentro dell'Istituto superiore di sanità, nel 2019 sono stati circa 229 milioni i casi stimati globalmente in 87 Paesi endemici per la malaria mentre sono stati oltre 400mila i decessi. Di tutti i morti per malaria nel mondo, i bambini di età inferiore ai 5 anni hanno rappresentato il 67 per cento del totale nel 2019.

Sempre secondo Epicentro, in Italia il maggior numero dei casi di malaria d'importazione è stato registrato tra gli stranieri (83%). Tra questi, l'81% dei casi si è verificato tra gli immigrati regolarmente residenti (in seguito ai viaggi che compiono nei loro Paesi d'origine) e il 13% tra i migranti al primo ingresso (rifugiati e migranti economici).

Il consiglio dell’Aou è di prevenirla, e dunque prima di viaggiare in uno dei Paesi in cui la malaria è endemica “rivolgersi ai centri di Medicina del viaggiatore dell'Assl Sassari-Ats Sardegna per la prescrizione della profilassi antimalarica”.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata