"Il marchio? Funziona benissimo, i clienti sono molto più fiduciosi, sanno che nelle botteghe dove è esposto questo logo si vende esclusivamente corallo autentico". Vito Torre presidente del neonato Consorzio Corallium Rubrum, parla per conto di diciassette attività che lavorano o commerciano l’oro rosso di Alghero. A un anno dalla nascita del certificato di qualità che il Comune ha voluto per difendere lo standard del corallo del Mediterraneo, dunque, il bilancio è positivo.

Vetrine internazionali - Ora ci sono da sfruttare le vetrine internazionali del Giro d’Italia, degli internazionali di Tennis in carrozzina e del Rally mondiale, per far conoscere a un pubblico sempre più numeroso, il simbolo della Riviera del Corallo. Moltissime botteghe hanno aderito all’iniziativa (diciassette su ventitré) e, per la prima volta nella storia della città, i titolari hanno unito le forze per consorziarsi, con l’obiettivo di raccontare ai propri clienti la differenza tra il corallo pescato nel Golfo di Alghero e i prodotti di importazione, sicuramente meno pregiati. Tra questi pure il corallo bambù, di scarsissimo valore, che viene colorato di rosso e che potrebbe trarre in inganno gli inesperti.
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