Un defibrillatore per un territorio cardioprotetto: il dono degli infermieri di Sassari
Si tratta solo della prima tappa di un progetto che riguarda l’intero Nord Sardegna
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Si è tenuta questa mattina al Comando della Polizia locale di Sassari la cerimonia di consegna di un defibrillatore semiautomatico (Dae) da parte dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche locale.
"A nome di tutta la città ringrazio l’Opi per questo strumento salvavita – ha commentato il sindaco Nanni Campus – che consentirà di intervenire immediatamente in caso di necessità. Sarà subito messo a disposizione della Polizia locale che ha già 86 agenti formati per utilizzarlo e tre auto con Dae”.
All’evento, accanto al sindaco anche Gianluca Chelo, presidente Ordine degli Infermieri di Sassari, e il comandante della Polizia locale Gianni Serra.
“Questa è la prima donazione di un progetto che durerà per l'intero mandato del consiglio direttivo e che ci porterà a metterci in rete con numerosi comuni del nord Sardegna” ha commentato Gianluca Chelo. “Partiamo da Sassari non solo perché è il Comune di riferimento del nostro Ordine ma soprattutto per l’attenzione dimostrata verso la cultura della buona educazione sanitaria, tema a noi molto caro, che ha fatto la differenza soprattutto nella gestione dell’emergenza dettata dalla pandemia. È per noi motivo di orgoglio poter dare il nostro piccolo contributo alla comunità e rendere il territorio del Nord Sardegna cardioprotetto”.
LO STRUMENTO – Un defibrillatore automatico può salvare molte vite: un piccolo dispositivo a batteria che genera delle precise scariche elettriche trasmesse al cuore attraverso due piastre metalliche posizionate sul torace. Lo può utilizzare sia personale sanitario che non sanitario (se in possesso della adeguata formazione): grazie alla sua tecnologia, in grado di analizzare il ritmo cardiaco del soggetto e stabilire quale carica elettrica impartire, chi effettua l’operazione non deve fare nessuna diagnosi ma è la macchina ad analizzare il ritmo cardiaco del paziente e individuare la necessità o meno di una scarica. Non solo: i defibrillatori semiautomatici odierni, come quello donato da Opi Sassari, sono dotati di un sistema vocale che impartisce le istruzioni che rendono lo strumento utilizzabile in sicurezza, in situazioni di estrema emergenza, anche da chi non ha il patentino previsto. Il Dae scelto da Opi Sassari è inoltre dotato di chiavetta pediatrica, un dispositivo che permette di diminuire il voltaggio e di salvare prontamente anche la vita dei più piccoli, nel caso di emergenza cardiaca.
I DATI – Grazie al Dae si riducono notevolmente i tempi di intervento in caso di attacco cardiaco: infatti, se il soccorso con massaggio cardiaco e defibrillatore avviene in 3-5 minuti le possibilità di sopravvivenza aumentano almeno del 30%. Un’informazione, questa, che fa riflettere se si pensa che in Italia ogni anno 60mila persone hanno un arresto cardiaco improvviso.
IL PROGETTO – Il dono OPI Sassari fa parte di un progetto di lungo termine, “Nord Sardegna Cardioprotetto” che vuole alimentare la consapevolezza e il ruolo della prevenzione attraverso una campagna di comunicazione e un’attenzione sempre maggiore nei confronti dell’educazione sanitaria anche attraverso la collaborazione attiva con il territorio.
(Unioneonline/v.l.)