Da supercarcere a struttura visitabile dai turisti: luogo di memoria di detenuti pericolosi, terroristi e mafiosi, uomini che hanno contrassegnato la storia dell’isola Parco nazionale dell’Asinara.

L’ex supercarcere di Fornelli, chiuso da oltre 8 anni, verrà riaperto al pubblico grazie ad un finanziamento della Regione, risorse pari a 900 mila euro destinate ad interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’imponente edificio di 3.500 mq che, insieme al cortile, copre complessivamente una superficie di 8.100 metri quadri.

Il progetto di fattibilità tecnico economico è stato affidato ad una Rtp, un raggruppamento temporaneo di professionisti – Omar Simonini, Angela Careddu, Nicolò Pittalis e Margò Ginatempo- che nei giorni scorsi ha effettuato un primo sopralluogo nell’isola per redigere il piano di interventi da consegnare entro fine gennaio. Un lavoro che consentirà di trasformare l’ex supercarcere di Fornelli in un Centro visite per i tanti turisti che ogni anno scelgono l'Asinara come luogo di storia, non solo per le sue bellezze naturalistiche.

«Si tratta di due diversi interventi: il primo finalizzato a rimuovere l’amianto presente nella copertura del cortile, e il secondo intervento per ristrutturare una parte della storica diramazione», spiega Maria Elena Dessì, direttrice dell’Agenzia Conservatoria delle Coste. «Il nostro obiettivo è quello di riaprire la prossima estate, ma questo dipende dalla tempistica degli interventi».

La struttura di Fornelli nata negli anni ’30 come sanatorio per i malati di tubercolosi, divenne colonia agricola e, in seguito, negli anni ’70, fu adibita a carcere di massima sicurezza, ospitando detenuti delle Brigate Rosse, quali Curcio e Franceschini, e dell’Anonima Sarda. Nel ’77 la diramazione del carcere fu teatro di una violenta rivolta che costrinse a un inasprimento del sistema di sorveglianza carcerario. Fornelli fu chiuso nel 1980, e in seguito anche nel 1987, per poi essere riaperto nel 1992 a seguito delle stragi in cui furono uccisi i giudici Falcone e Borsellino, e con l’art.41 bis fu ripristinato come carcere di massima sicurezza, fino alla chiusura definitiva nel 1997. 

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