Scoprire il luogo di sepoltura di uno dei propri cari dopo un secolo, quasi per caso, grazie a Facebook.

È accaduto a una famiglia friulana e il merito è di un utente del social originario di Sassari: Mario Turis.

I fatti, come riportati dalla stampa veneta: Turis, durante un viaggio in Polonia, visita il cimitero militare di Breslavia, dove fotografa la lapide di tal Giovani Topazzini, originario di San Daniele del Friuli, morto in prigionia alla fine della Prima guerra mondiale e precisamente il 2 gennaio 1918.

Al ritorno in Italia, posta l'immagine sul gruppo "Sei di San Daniele se...", spiegando: "La pubblico al fine di portare a conoscenza gli eventuali parenti (qualora non sapessero) dell'esistenza della tomba e affinché il defunto possa essere commemorato nel luogo in cui nacque".

Ed è proprio questo che si verifica, ma per un'incredibile coincidenza.

Gianni Tomasini, uno dei discendenti di Topazzini (in realtà il nome esatto è Toppazzini, sulla tomba c'è un refuso), capita per caso sulla pagina per cercare informazioni su una cantante locale.

La foto postata da Turis su Facebook
La foto postata da Turis su Facebook
La foto postata da Turis su Facebook

Qui s'imbatte nell'immagine e, racconta commosso, "l'emozione ha preso il sopravvento: non potevo crederci, quella lapide portava il nome di mio nonno. Quando ho visto la data della morte, che ho scolpita nella mente da quando ero bambino, non ho avuto dubbi: tutto coincideva. Dopo 99 anni abbiamo saputo dove è sepolto mio nonno".

Lo stesso nipote, che oggi ha 66 anni, racconta che Toppazzini, classe 1884, era partito per il fronte con l'Ottavo reggimento alpini per respingere l'attacco austriaco, ma era stato catturato dopo la battaglia di Caporetto.

Di lui si erano quindi perse le tracce.

I parenti riuscirono a sapere solamente che, durante la prigionia, era morto di polmonite.

Impossibile sapere che fine avessero fatto le sue spoglie.

Fino a oggi.

E il nipote sta già organizzando un viaggio assieme ai suoi famigliari, per andare a rendere omaggio al nonno, "ritrovato" dopo 99 anni.
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