Il teschio rinvenuto nel maggio scorso lungo il fiume Coghinas a Badesi è di epoca romana ed appartiene ad un bambino. È il risultato dello studio e degli accertamenti effettuati dall’archeologo competente che, a seguito di una prima perizia, stabiliva una datazione corrispondente ad un epoca molto remota.

Ora i risultati definitivi che fanno risalire il reperto all’età romana, e considerate le dimensioni si tratterebbe di un bambino di circa sei anni di età. Era stato scoperto in un luogo insolito, nei pressi della spiaggia Baia delle Mimose, un piccolo frammento osseo smembrato dal resto dello scheletro, avvistato da un uomo che passeggiava con la figlia alla foce del fiume.

Il reperto era stato consegnato ai carabinieri della compagnia di Valledoria: i militari avevano repertato il cranio liberandolo dalla sabbia procedendo alla ricerca di altri frammenti ossei, resti di cui non si era trovata traccia. Grazie all’utilizzo di nuove tecniche, quali il metodo del carbonio, si è riusciti a raggiungere i primi dati identificativi, il sesso e l’età, ma occorrerà procedere con ulteriori analisi del Dna, e uno studio per capire la provenienza e come mai sia stato trovato proprio in quella zona che non è certamente un cimitero romano.

La scoperta casuale potrebbe essere giustificata dall’azione delle acque che, spostando la sabbia, hanno fatto emergere il teschio.  

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