Quattro ergastoli ai capi, pene comprese tra i 6 e i 18 anni per tutti gli altri complici.

Sono le pene richieste dal pubblico ministero della Dda di Cagliari nei confronti della cellula sarda di Al Qaeda imputata a Sassari per strage e terrorismo.

In tutto una dozzina di persone, tutte di origine pakistana, arrestate a Olbia nel 2015 e scarcerate, tra le polemiche, lo scorso dicembre per la scadenze dei termini di custodia.

Nel dettaglio, il fine pena mai è stato chiesto per l'uomo di spicco del gruppo, Sultan Whali Khan, mentre per l'imam del comune lombardo di Zinconia, coinvolto anch'esso nell'inchiesta, il pm ha sollecitato una condanna a 18 anni di carcere.

Tra i crimini contestati al gruppo, quello di avere avuto parte al sanguinoso attentato compiuto a Peshawar, in Pakistan, che causò una quarantina di morti e un centinaio di feriti.

Per tutti è stata anche chiesta l'espulsone dal territorio nazionale.
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