L’hanno salvata da morte certa, liberandola dall’auto rimasta in bilico sulla scogliera mentre cercava di togliersi la vita.

L’allarme è scattato ieri notte quando un uomo di Porto Torres ha contattato la centrale per segnalare che la moglie non era rientrata a casa dopo un’uscita con le amiche. «Voglio uccidermi», gli aveva detto al telefono. Alle sue insistenti richieste di dirgli dove fosse, alla fine aveva risposto: aveva deciso di farla finita in località Abbacurrente, sulla strada per Platamona.

Immediato l’intervento di una pattuglia dell’aliquota radiomobile, che ha iniziato ad ispezionare la provinciale senza esito. Grazie ad un’intuizione di un militare, l’equipaggio ha deciso di controllare un sentiero che corre perpendicolare alla sp81 vicino alla torre di Abbacurrente, e proprio lì ha trovato un’auto pericolosamente in bilico sul costone, con la parte davanti che sporgeva sul vuoto: 4 metri più sotto la scogliera.

All’interno la donna, in stato confusionale. Delicatissimo l’intervento di recupero: mentre uno dei militari faceva da contrappeso nella parte posteriore della macchina, l’altro ha con molta cautela aperto la portiera ed estratto la donna quasi incosciente dall’abitacolo.

Un’ambulanza l’ha poi portata in ospedale per le cure del caso, mentre un carroattrezzi, con l’aiuto degli stessi militari, è riuscito a recuperare la macchina e metterla in sicurezza.

(Unioneonline/D)

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