Un appartamento è al centro della discordia tra i residenti di un palazzo in via Rockfeller e i nuovi inquilini di etnia rom. Succede a Sassari nel quartiere Monserrato-Rizzeddu, a due passi dall’ippodromo, dove, dal 27 ottobre, una famiglia sgomberata nel blitz della polizia municipale d’inizio mese nel campo di Piandanna ha cominciato a ripulire la casa popolare disabitata da più di un anno, riferiscono i vicini. 

“Io ho sottoscritto un regolare contratto con la proprietaria - afferma l’uomo della comunità musulmana bosniaca mostrando dei documenti - pagherò un affitto”. Ma gli abitanti contestano la regolarità di quel che viene esibito. “Queste sono case popolari - dichiara uno di loro - siamo tutti assegnatari, non si possono affittare. Io ho aspettato vent’anni per averla. Loro sono abusivi”.

A parte questo, i residenti lamentano i rumori in piena notte e lo stazionamento di decine tra i Khorakanè, la comunità che risiedeva nel campo, nelle vicinanze della via. “Gli abitanti sono spaventati - commenta Giovanni Coroforo, presidente del comitato di quartiere - da quattro che erano sono arrivati in trenta e purtroppo la paura la sta facendo da padrona”.

Ieri lo scontro, per fortuna solo verbale, tra l’uomo, che si trovava in casa insieme alla moglie e ai due figli piccoli, e i residenti della palazzina. Sono volate parole grosse e accuse reciproche con i vetri rotti della finestra dell’appartamento che dà sulla via. “Qualcuno ha buttato delle pietre - sostiene l’uomo di etnia rom - io certo non spacco nulla dove vado ad abitare”. All’interno diverse buste piene di spazzatura e un ambiente di grande degrado. Poi, per adesso, la chiusura del contrasto con la minaccia, da una parte e dall’altra, di chiamare le forze dell’ordine.

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