Per il collegio presieduto dal giudice del Tribunale dei minori di Sassari, Guido Vecchione, i genitori del pluriomicida di Ploaghe, Fulvio Baule, non potranno frequentare i nipoti affidati alla custodia di Giusy Saladdino: è l’affidataria e tutore dei minori di appena due anni, nonché amministratore di sostegno della sorella Ilaria Saladdino, aggredita e ridotta in fin di vita dall’ex marito Fulvio Baule che, il 26 febbraio dello scorso anno, uccise a Porto Torres i suoceri, Basilio Saladdino e Caterina Mancusa.

Secondo i giudici, i quali hanno rigettato in via definitiva il ricorso presentato dai genitori del 40enne di Ploaghe, «risulta difficile e traumatica la immediata ritessitura di un rapporto tra la famiglia Baule e la famiglia Saladdino», si legge nella sentenza. Inoltre secondo la relazione presentata dal Pubblico ministero minorile, redatta dalla dirigente del Dipartimento di salute mentale, «i due minori meritano di essere protetti da esperienze ulteriormente traumatiche come il tentativo della difficile mediazione familiare tra dolori incrociati e antiche conflittualità».

Per gli avvocati di parte civile, Gian Mario Solinas e Gabriele Satta, sarebbe infondato il ricorso presentato da Antonio Maria Baule e Stefanina Pais, i genitori dell’omicida, i quali avevano espresso la volontà di poter frequentare i due nipotini. Allo stato attuale risulta impraticabile «una armoniosa cooperazione» tra i nonni paterni e la titolare della responsabilità genitoriale sui minori.  

A prevalere è l’interesse superiore dei piccoli, che non può essere sacrificato in nome di un ipotetico pregiudizio nella loro crescita dovuto alla assenza dei nonni. Il diritto degli ascendenti, secondo i giudici, non si pone come incondizionato, ma può essere riconosciuto soltanto quando la loro presenza non risulta in contrasto con le esigenze primarie di crescita del minore. 

© Riproduzione riservata