Tre colpi sparati in rapida successione, sabato notte nel circolo Capit Club di Sassari, mirando in basso, alle gambe con una pistola di piccolo calibro. Uno ha ferito a una gamba Angelo Antonio "Ninetto'' Deffenu, pluripregiudicato sassarese di 61 anni, ex orafo. L'uomo, fuori pericolo, è ancora ricoverato nell'ospedale Santissima Annunziata, dove è stato operato. E gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Sassari sono al lavoro per identificare il fuggitivo, che pare abbia le ore contate.

Fra le motivazioni più probabili alla base del gesto un avvertimento, o una vendetta a colpi di pistola.

Ma le indagini non sono semplici, anche perché all'arrivo degli agenti della Volante e dell'ambulanza del 118, sabato notte nel locale, in molti erano spariti.

Nessuno avrebbe riconosciuto l'aggressore che si è presentato da solo in via Al Rosello, e ha fatto fuoco. Era a volto scoperto e si è allontanato subito, facendo perdere le proprie tracce nei vicoli del centro storico della città.

In aiuto degli investigatori sono arrivate però le telecamere di sorveglianza posizionate nella zona. Sono stati visionati tutti i filmati che non possono non aver immortalato la sua fuga solitaria.

Sabato notte, dopo gli spari, a soccorrere Ninetto Deffenu e a dare l'allarme è stato il gestore del locale. L'uomo stava male, il proiettile gli aveva trapassato una coscia, perdeva molto sangue e tutte le attenzioni si sono rivolte verso le sue condizioni. Durante la serata non c'erano state discussioni né diverbi, e il gesto non è dunque legato a eventi accaduti nel locale poco prima, anzi la situazione fino a quel momento è stata descritta come tranquilla.

Il passato di Angelo Antonio "Ninetto'' Deffenu sta offrendo ai poliziotti diversi potenziali motivi che possono aver scatenato un gesto simile, nei suoi confronti. L'uomo ha diversi precedenti. Nel 2003, all'esterno di un locale, aveva sferrato una coltellata contro un avventore. Nel 2005 i carabinieri gli avevano trovato circa cento grammi di cocaina nascosti nel suo laboratorio orafo. Ancora, nel 2013 era stato condannato per tentato omicidio. Con un machete, aveva ferito una donna che si era presentata a casa sua per chiedere indietro del denaro che gli aveva prestato. Nel 2014, infine, era stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico officiale perché si sera scagliato contro i poliziotti che lo avevano fermato per un controllo. Qualche anno fa gli era anche stato notificato un divieto di avvicinamento allo stesso circolo dove è stato ferito perché da ubriaco aveva dato in escandescenze.

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