Per un 51enne di Sorso le accuse erano più che pesanti. Secondo l’ex compagna, lui le avrebbe fatto subire, dal 2022 al 2024, una serie di vessazioni psicologiche tali da metterla in uno stato di perdurante ansia.

Tra queste le minacce di morte con presunte armi, sia una pistola che un coltello. Perfino un tentativo di strangolamento e, in aggiunta, l’uomo l’avrebbe obbligata ad avere, in più occasioni, rapporti sessuali senza il suo consenso.

Condotte che avevano portato il giudice, un anno fa, a decidere una misura cautelare nei confronti dell’uomo, attiva fino a ieri, che consisteva nel divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi da lei frequentati.

Ma questa costruzione accusatoria è crollata, ieri in tribunale a Sassari, in sede di abbreviato, davanti alla sentenza del gup Sergio De Luca che ha disposto l’assoluzione piena, “perché il fatto non sussiste”. E se la pm, Maria Paola Asara, aveva sollecitato 2 anni di condanna, ma solo per il reato di maltrattamenti, non ritenendo provato quello di violenza sessuale, i legali della difesa hanno ribattuto alle contestazioni su tutta la linea.

Gli avvocati Mario Spanu e Deborah Del Giudice hanno sostenuto che le accuse erano prive di qualsiasi riscontro, anche in ambito medico, non esistendo alcun referto che attestava le presunte violenze. In più, a parere delle difese, la versione dell’ex convivente dell’imputato era apparsa più volte contraddittoria e i fatti esposti non erano concordanti. E alla fine il giudice ha disposto l’assoluzione.

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