Alla volta dell'Egeo per contribuire alla lotta contro i trafficanti di esseri umani.

La motovedetta Cp 291 della Capitaneria di Porto Torres ha mollato gli ormeggi ieri mattina per affrontare - nell'ambito dell'operazione Frontex - la missione di monitoraggio e di controllo dei flussi migratori clandestini nel Mediterraneo.

L'obiettivo è aiutare la Grecia fornendo un ulteriore supporto ed assistenza tecnica per rafforzare la capacità di sorveglianza delle frontiere sul controllo dei flussi di profughi.

Al comando della motovedetta partita da Porto Torres, il luogotenente Carlo Chessa che insieme ad altri 9 membri dell'equipaggio, più alcuni soccorritori navali che verranno imbarcati successivamente sull'unità della Guardia Costiera, lasceranno a casa le loro famiglie per oltre due mesi per dare supporto alle altre unità navali impegnate nell'attività di ricerca e soccorso dei migranti.

Il termine della missione è, infatti, previsto per il 24 gennaio 2018. Ieri il saluto di tutto il personale militare e civile della Capitaneria di porto turritana e del comandante Emilio Del Santo.

La motovedetta Cp 291 è un pattugliatore d'altura di moderna concezione, lungo 25 metri, capace di un'autonomia di quasi mille miglia e dotato dei più moderni e sofisticati sistemi radar di scoperta navale per l'impiego ad ampio raggio nei teatri operativi nazionali ed esteri.
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