Presentato oggi a Sassari, nella sede Formedil, Cantiere, un nuovo modello di prevenzione e sicurezza degli infortuni. L’iniziativa porta il marchio di Formedil- Ente Unico per la Formazione e Sicurezza del Nord Sardegna e Inail Direzione regionale Sardegna. «È articolata in due fasi che dureranno circa 4 mesi - afferma Marco Foddai, vicepresidente del Formedil Nord Sardegna, aprendo il convegno sul programma - e vuole arrivare all’obiettivo di ottenere zero infortuni sui luoghi di lavoro». 50 circa le aziende del Nord Sardegna coinvolte nel progetto che vedrà un passaggio informativo e di sensibilizzazione e un altro pratico con attività nei cantieri edili per raggiungere un modello virtuoso. Al progetto partecipano anche Ance Nord Sardegna, le organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, gli organi di vigilanza e prevenzione quali Spresal Asl di Sassari e Gallura e Ispettorato territoriale del Lavoro di Sassari, la Cassa Edile del Centro Nord Sardegna e i principali attori territoriali.

«Abbiamo contribuito- riferisce il direttore regionale Inail, Alfredo Nicifero- con più di 20mila euro e ogni anno l’ente stanzia per la Sardegna 400mila euro per attività simili». “Consapevolezza e Azioni per un Network sui Temi Infortunistici e sui Rischi in Edilizia”, l’acronimo di Cantiere, vuole sviluppare un modello condiviso di prevenzione nei cantieri edili partendo dal territorio e coinvolgendo imprese, tecnici, lavoratori e istituzioni. Tra gli stakeholder, Francesco Planetta dell’Ance ha evidenziato la necessità che le imprese abbiano bisogno di strumenti concreti per abbinare sicurezza ed efficienza mentre le parti sociali si sono soffermate sulle criticità che persistono nei cantieri. Gianni Olla, segretario generale Feneal-Uil Sardegna, riferisce ad esempio che «nel settore c’è bisogno di manodopera qualificata che purtroppo manca». Sono 10mila gli addetti del comparto nel sassarese, alcuni dei quali lavorano in condizioni non ottimali, come emerso oggi nelle attività sospese in provincia dai carabinieri per le violazioni proprio sul luogo del lavoro. «Bisogna finalmente capire- afferma Erika Collu della Fillea-Cgil- che la sicurezza non è un costo ma un investimento».

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