237mila euro per la variante al progetto della scuola di via Artiglieria a Sassari. Una spesa che consentirà di concludere i lavori per la scuola primaria, in vista della creazione del primo polo montessoriano, e resasi necessaria dopo la scoperta, nell’ottobre 2024, di importanti reperti archeologici proprio nell’area. E alla luce dei materiali rinvenuti, durante i lavori di scavo per la posa delle fondazioni, il Comune e la ditta che gestisce le operazioni, hanno dovuto pensare a una variante che ha, come riportato nella delibera di oggi del settore Lavori Pubblici, rimodulato il quadro economico complessivo.

Nove mesi fa emersero, grazie agli approfondimenti della Soprintendenza belle arti, archeologia  e paesaggio, le mura risalenti al 1800 delle scuderie della caserma dell’artiglieria oltre alle tracce di un nucleo abitativo extraurbano abbandonato nel 1300. Con l’intento di valorizzare quanto scoperto e lasciarlo, nei limiti del possibile, visibile all’esterno, si è studiata una soluzione progettuale alternativa che porterà alcune modifiche all’impianto originale. Come si riporta nella delibera, “la variante al progetto, preventivamente concordata con la Soprintendenza, non solo soddisfa le esigenze di tutela ma anche valorizza le strutture murarie rinvenute, in particolare quelle di epoca medievale”.

Tra le variazioni quella dell’aula prevista al piano terra, si legge nel documento, “all’angolo nord-occidentale dell’edificio”, e che “per effetto dei ritrovamenti lascerà il posto al laboratorio di archeologia e andrà al primo piano, come volume aggiuntivo perfettamente integrato”. “Per risolvere l’interferenza con il muro ottocentesco- si descrive l’altro cambiamento- il prospetto sud-est dell’edificio è stato arretrato di circa un metro per sovrapporsi esattamente al muro dell’artiglieria, andando a sbalzo su quest’ultimo, in modo da evitare qualsiasi manomissione ma anche lasciandolo a vista, ridefinendo un segno che richiama la storia e l’archeologia del sito”.

L’opera nel suo complesso è finanziata dal Pnrr con 4 milioni e 667mila euro più 418mila ministeriali dal Fondo opere indifferibili e 61mila comunali per l’incremento delle spese tecniche. La sua conclusione dovrà avvenire, come da cronoprogramma, nel marzo 2026.

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