Sassari, Thiesi e Cagliari nel progetto contro la dispersione scolastica record nell'Isola
Coinvolti cinque istituti e quasi 400 studentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bilancio positivo dopo un anno per il progetto “La Scuola che Cura – Programmi per il sostegno psicologico e la prevenzione della dispersione scolastica in Sardegna”, che dal settembre 2024 ha coinvolto gli istituti Pertini Biasi e San Donato di Sassari, l’istituto comprensivo Thiesi, il 17esimo Circolo e la Scuola Media Statale Ugo Foscolo di Cagliari.
Promosso da Rete per il Sociale ETS di Roma e finanziato dal Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo il progetto affronta direttamente le cause della dispersione scolastica per prevenirla e arginarla, in una regione come la Sardegna, che risulta essere la più colpita dal fenomeno a livello non solo nazionale, ma europeo. Una regione dove la fetta di giovani che abbandona prematuramente gli studi arriva fino al 17,3 per cento, un dato esplosivo rispetto alla media nazionale, che si attesta intorno al 10,5 per cento. Mentre la Strategia 2030 dell’Onu fissa come obiettivo, a livello europeo, la riduzione al nove per cento.
Il cuore del progetto è stato il lavoro con i bambini e i ragazzi: 390 studentesse e studenti hanno partecipato a laboratori e attività in classe mirati allo sviluppo della consapevolezza di sé, alla gestione delle emozioni e dello stress e al potenziamento delle relazioni tra pari. Nelle scuole dell’infanzia si è lavorato sullo sviluppo motorio, la conoscenza del corpo e delle emozioni di base. Mentre nella primaria e secondaria sono stati introdotti percorsi di alfabetizzazione emotiva, pratiche di mindfulness e supporto al metodo di studio.
Il progetto, che ha coinvolto anche 91 docenti e 100 genitori in percorsi formativi specifici, si è avvalso di figure medico-sanitarie estremamente qualificate, da anni in prima linea nel campo dei disturbi specifici dell’apprendimento attraverso programmi di “Teachers and parent training” assieme all'associazione ReTe ETS. Tra le diverse figure sono coinvolti uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale, psicologhe e neurologi. Con Rete hanno collaborato la Cooperativa Sociale Passaparola di Cagliari e i servizi sociali del Comune di Banari.