Ad Antonella Pantaleo il premio "Donna Turritana": «Ho visto morire di malaria tanti bambini»
Docente del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari e ricercatricePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il lavoro, una priorità, specie quando si vogliono salvare centinaia di bambini dalla malaria. In Uganda e in Vietnam ne ha visti morire tanti con la malattia agli ultimi stadi. Antonella Pantaleo, docente del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari e ricercatrice ha ricevuto il premio “Donna Turritana”, un riconoscimento consegnatole nel palazzo del Marchese, sede istituzionale del Comune di Porto Torres con un’opera dell’artista Angelo Maggi, alla presenza di Lucia Fancellu, presidente Fidapa Porto Torres, l’associazione promotrice della iniziativa, Massimina Puddu, vicepresidente Distretto Sardegna Fidapa, e Maria Bastiana Cocco, assessora alla Cultura del Comune di Porto Torres. Un premio «per aver trasformato un percorso accademico e scientifico – intrapreso in Sardegna – in un progetto di vita dedito al bene dell’umanità.
Grazie al suo impegno costante, alle sue ricerche di frontiera e ai numerosi brevetti internazionali, ha dato lustro alla nostra Isola –divenendo vero e proprio orgoglio turritano – portando la ricerca sarda ai vertici internazionali. Continuando a collaborare con università e centri di eccellenza in tutto il mondo, con i risultati delle sue ricerche offre concreta speranza di guarigione a chi è colpito dalla malaria, incarnando con il suo lavoro i valori di solidarietà, competenza e responsabilità scientifica».
Parole di soddisfazione e di speranza nelle parole della ricercatrice che prosegue le sue ricerche nello studio delle malattie degenerative. «Mi sento onorata per le parole espresse per me, ma questo è il mio lavoro, faccio la ricercatrice e questo è il percorso di ricerca, accademico e universitario che volevo intraprendere con grande passione», ha detto. «La malaria è la principale causa di morte al mondo per parassitosi e, seppure sconfitta in Sardegna nel secondo dopoguerra, ancora oggi tanti bambini al di sotto dei cinque anni muore di malaria. Pertanto è urgente la scoperta di nuovi farmaci antimalaria». La sua lunga carriera cominciata nel 2006 grazie ad una borsa di studio l’ha portata lontano, prima un progetto europeo all’Università di Torino, per trovare un farmaco contro il parassita resistente. «Ho osservato giorno e notte quel parassita come si comportava all’interno del globulo rosso». Poi un dottorato a Verona, sempre alla ricerca di un vaccino. E ancora negli Stati Uniti dove la sua ricerca è stata finanziata.
Nel suo percorso anche la ricerca nel campo della Biologia spaziale, sulle orme di Proto Pippia, scomparso nel 2016, ricercatore e pioniere della materia, anche lui di Porto Torres. Il Premio “Donna Turritana dell’anno”, giunto alla sua IV edizione, è stato istituito dalla Fidapa- sezione di Porto Torres con il patrocinio del Comune di Porto Torres, con l’obiettivo di rendere omaggio a donne turritane, di nascita o di adozione, che si sono distinte nel campo delle arti, delle professioni, degli affari, in campo sociale, associativo e sportivo. L’evento è stato arricchito da un momento musicale con l’Alma Duo, composto da Vincenzo Mozzillo (chitarra) e Antonella De Martino (pianoforte).
