Sciopero stamattina a Sassari dei dipendenti di alcuni punti vendita Carrefour Express. «Rischiano il loro posto di lavoro nonostante - spiega Maria Teresa Sassu, segretaria generale della Filcams Cgil Sassari - siano titolari di un contratto a tempo indeterminato».

Una situazione precipitata dopo il 25 marzo quando, appunto, erano stati collocati con garanzie occupazionali 44 lavoratori nei 5 punti vendita che le società in franchising MMF Food e Anilom avevano acquistato dopo il fallimento Cobec. «Poi d’improvviso - continua Sassu - vengono scelti 21 lavoratori, dopo una riunione, e vengono offerti loro dei contratti a tempo indeterminato con la Cds solo a seguito di dimissioni volontarie».

Il sindacato riferisce che, in questo caso, sono stati scavalcati criteri di anzianità e servizio, «infischiandosene dei contratti firmati e togliendo di fatto a questi lavoratori ogni tutela e diritto». Ora, in attesa che la procedura si concluda, si aprono scenari foschi per i dipendenti.  «Non potranno neanche essere restituiti al fallimento per poter essere eventualmente proposti ad altri imprenditori o licenziati ma dovranno attendere che la MMF Food li licenzi, solo che la società ha dimostrato, anche su questo versante, che non ne ha alcuna intenzione perché preferisce collocare i lavoratori in ferie forzate fino allo smaltimento delle ore».

Conseguenza? «Il prossimo mese questi lavoratori ritireranno una busta paga con zero euro». Intanto Cgil ha inviato delle  segnalazioni all’ispettorato del Lavoro, alla Guardia di Finanza e alla curatela fallimentare segnalando “il reato di “estorsione” delle dimissioni volontarie per la nuova assunzione e «l’abuso strutturato della collocazione in ferie dei lavoratori non collocati nella operazione Cds srl».

Da Carrefour una nota ufficiale, dove si legge: «Carrefour conferma il pieno impegno nel dialogo con gli imprenditori in franchising titolari dei punti vendita a insegna Carrefour Express in provincia di Sassari, per aiutarli a individuare soluzioni volte a tutelare l'occupazione, e confida in un confronto proficuo con le parti sindacali, nel rispetto delle leggi e delle policy aziendali in materia di diritti dei lavoratori, nonché nel rispetto dell'indipendenza e autonomia decisionale delle società in franchising, auspicando una veloce risoluzione della controversia».

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