I brutti anatroccoli del natale sassarese. Sono i quartieri di Monte Rosello e Sant’Orsola dimenticati, secondo i presidenti dei rispettivi comitati, da Palazzo Ducale.

«L’amministrazione comunale - denuncia Gianmario Chelo, riferimento della prima associazione - non ci ha dato alcun segnale del Natale. Ed è già il secondo anno che succede». Si parla di luminarie, addobbi, alberi adornati dai lumi, che nei due rioni sono intangibili se non per iniziativa personale. «Tutte le risorse vengono investite al centro», sintetizza Chelo. Sono 220 gli appuntamenti sovvenzionati dal Comune, qualcuno in realtà anche a Monte Rosello, ma più che performance i residenti avrebbero voluto veder addobbato «qualche albero dei nostri numerosi spazi verdi, come i giardini del Sacro Cuore e del Cuore Immacolato». Si guarda allora con nostalgia ai tre alberi abbelliti di luci dalla precedente giunta, sparuta testimonianza della festività invernale ma, sembrerebbe, memorabile.

Stesso discorso a Sant’Orsola dove Franco Piras, presidente del comitato, ha notato la stessa assenza. «Avremmo voluto qualcosa perlomeno vicino alla chiesa - dice - ma non c’è nulla». Piras, che ha appena promosso un incontro coi residenti, annuncia un prossimo faccia a faccia con il sindaco, Giuseppe Mascia, per parlargli dei problemi del quartiere, certo più complessi di una ghirlanda luminosa appesa in via Ortobene. Così come le comete che non sbrilluccicano e che non segnalano l’avvento di Gesù passano in secondo piano rispetto alla metropolitana di superficie che si attende da 25 anni con fiducia sempre meno messianica. «Speriamo l’anno prossimo in una inversione di tendenza», conclude Chelo.  

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