Tre chili e 160 grammi. Il sesso? Un maschietto, nato ieri, nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'Aou di Sassari, con la metodica della parto-analgesia, ossia indolore.

Il piccolo è venuto al mondo alle 20.47, con un parto spontaneo e dopo un travaglio durato 12 ore.

La novità è stato presentata dall'Azienda questo pomeriggio in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù, il direttore del dipartimento Tutela salute donna e bambino Salvatore Dessole, il direttore del dipartimento Emergenza urgenza e direttore della struttura di Rianimazione e anestesia di viale San Pietro Pierpaolo Terragni e la coordinatrice ostetrica Maria Nunzia Pinna.

Lo scopo è quello di ridurre il dolore durante il travaglio e il parto e permettere alla donna di partecipare attivamente a tutte le fasi della nascita vivendolo come un'esperienza piacevole.

L'avvio dell'attività di parto-analgesia è in linea con la deliberazione adottata dall'azienda il 17 febbraio 2017 e relativa al piano triennale di rientro per il miglioramento della qualità delle cure e l'adeguamento dell'offerta. Un traguardo che si inserisce all'interno di un processo di umanizzazione delle strutture ospedaliere nei riguardi dei pazienti.

Si tratta di un'importante novità per Sassari: la parto-analgesia non immobilizza la partoriente, ma permette loro di affrontare tranquillamente il parto, camminare e proseguire il travaglio nella maniera più naturale possibile.

Si tratta di una fase sperimentale che, attraverso una serie di step - formazione personale, impiego di protocolli definiti e ammodernamento delle strutture - è destinata a diventare strutturale.

Non solo, la partoanalgesia s'inserisce nel processo di ammodernamento delle strutture dell'Aou di Sassari. Nell'edificio del Materno infantile, infatti, sono in via di completamento le nuove sale parto, adiacenti al blocco operatorio, per le quali nei primi mesi del 2019 sono attesi gli arredi e le attrezzature.

L'Azienda, inoltre, tra ottobre 2017 e febbraio 2018, ha attivato e completato le procedure concorsuali che hanno portato all'assunzione di sei medici anestesisti rianimatori.

L'attivazione di questo percorso consentirà di ridurre il ricorso al parto cesareo, quando non motivato da esigenze cliniche e di sicurezza della madre e del bambino.

Attenzione però, non tutte le donne possono, però, ricorrere al parto indolore. L'opuscoloche viene consegnato alle donne dall'anestesista è chiaro e mette in evidenza il funzionamentodella tecnica, gli effetti, le complicanzee lecontroindicazioni; in ogni caso in sala parto è l'anestesista che valuterà, per ciascuna paziente, l'opportunità di eseguire la procedura assistita.

(Unioneonline/s.a.)
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