Sassari, ordinanza del sindaco Sannacontro l'incuria e il degrado urbano
Il sindaco di Sassari dichiara guerra al degrado urbano e firma una ordinanza per obbligare i proprietari degli immobili del centro a rifare intonaci pericolanti e a sanare tutte le situazioni di incuria che si riflettono sull'immagine e sulla qualità del quartiere.
No alle vetrine sporche e non oscurate in maniera adeguata delle attività commerciali dismesse.
E poi, stop agli androni dei palazzi disabitati che diventano rifugi temporanei o ricovero di persone senza fissa dimora o zone di spaccio di stupefacenti.
"L'obiettivo - dice Nicola Sanna - è quello di recuperare, con azioni efficaci, il decoro urbano dei fabbricati privati e pubblici, innanzitutto dell'area del centro storico, tenuto anche conto della presenza di importanti edifici di pregio e monumenti".
Tra questi nell'ordinanza vengono ricordati Palazzo Ducale, i resti del Castello Aragonese e il Barbacane, Palazzo Infermeria San Pietro, la chiesa di Santa Caterina, Palazzo d'Usini, Palazzo dell'Insinuazione, la Fontana di Rosello, il duomo, la chiesa delle monache Cappuccine, il Palazzo della Frumentaria, la Pinacoteca al Canopoleno, un tratto delle antiche mura cittadine in corso Trinità dove sono ancora visibili gli stemmi raffiguranti la torre cittadina, lo scudo di Genova e il giglio simbolo di una casata podestarile.
Il servizio è di Franco Ferrandu in onda sul TG di Videolina.