Sassari-Olbia, a pochi mesi dal taglio del nastro è già da rattoppare
Dal bivio di Ozieri a quello di Ardara le quattro corsie si riducono ad una, lavori anche nelle gallerie all’ingresso di SassariIl restringimento (Calvi)
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Sette chilometri, un manto fresco di bitume, operai al lavoro e quattro corsie che si riducono a una, a pochi mesi dalla consegna della strada più agognata d’Italia, la Sassari-Olbia. Dal bivio di Ozieri fino al bivio di Ardara si torna all’antico, a quando la Sassari-Olbia era un trappolone. Una corsia al posto di quattro, che ha irritato cittadini, automobilisti e pure il sindaco di Ardara, Francesco Dui. Che ha interloquito con tutti e che da tutti è stato rassicurato: fine lavori il 16 maggio, gli hanno detto, bisogna pazientare pochi giorni. L’ordinanza dell’Anas parla chiaro: traffico chiuso in entrambe le direzioni, per entrambe le corsie, del tratto dalla rotatoria di nuova realizzazione dello svincolo di Chilivani.
Ma non è finita. Alle porte di Sassari si affronta una altra gimcana: quella a ridosso delle gallerie di Chigghizzu. Curva, anche lì, e dirottamento nella prima delle due gallerie, quella completata, in attesa che vengano finalmente conclusi i lavori della seconda galleria.
Statale moderna
La Sassari-Olbia era tristemente nota come la strada delle croci. Una sola carreggiata, transitata da centinaia di camion ogni giorno, con sorpassi obbligati quanto azzardati, dove sino al 2012 ogni chilometro corrispondeva a un morto (80 le vittime degli incidenti sino all’apertura dei cantieri). Da quella strada, dopo denunce durate anni, si è finalmente passati alla quattro corsie con percentuali di sinistri stradali mortali bassissima.
Ora la Sassari-Olbia è una delle strade più moderne e funzionali dell’Isola. Certo, a pochi mesi dal taglio del nastro, i lavori di bitumatura e di rattoppo fanno storcere il naso a molti. A questo si aggiungono i lavori nelle gallerie, all’ingresso di Sassari.
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