Sassari, nasce l'Osservatorio sulla sicurezza
Un progetto che si servirà della scienza per analizzare in modo puntuale i pericoli reali o percepiti(foto Floris)
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Presentato oggi a Sassari, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, l'Opolis, l'Osservatorio sulle Politiche della sicurezza e prevenzione della criminalità.
Promosso dall'Acli Sardegna, il progetto si servirà della scienza per analizzare in modo puntuale i pericoli reali o percepiti.
«C'è uno scollamento evidente - afferma Marco Calaresu, docente universitario a Sassari e Responsabile scientifico di Opolis - tra questi due elementi. La Sardegna è tra le regioni più sicure d'Italia ma i suoi abitanti si sentono sempre più insicuri».
In relazione a Sassari il suo sindaco Giuseppe Mascia chiarisce: «La percezione dell’insicurezza non va sottovalutata. Un luogo percepito, a torto o ragione, come non sicuro, non è frequentato ed è destinato ad essere abbandonato». La cultura dei dati, a disposizione di tutti, sarà il primo punto dell'Osservatorio. «Vogliamo fornire - aggiunge Giuseppe Fresu, vicepresidente Acli Sardegna - ai decisori politici strumenti basati su evidenze scientifiche per sviluppare strategie più efficaci». Perché, aggiunge, «le politiche sulla sicurezza non devono calare dall'alto ma sorgere dal basso».
Opolis però avrà uno sguardo ampio che includerà anche i temi, ad esempio, del gioco d'azzardo e dell'integrazione. Tra sei mesi si prevedono i primi risultati grazie al lavoro di Iares, l'istituto che per l'Acli fa analisi campionarie ed è diretto da Vania Statzu. Presente all'evento anche la prefetta di Sassari Grazia La Fauci e a intervenire sono stati Daniela Falconi, Presidente di Anci Sardegna, Silvio Lai, deputato della Repubblica Italiana, Moris Triventi, professore di Sociologia all’Università di Milano, Giacomo Spissu, Presidente della Fondazione di Sardegna.