L’inferno vissuto da una madre a causa della figlia schiava della tossicodipendenza.  Si è concluso nei giorni scorsi in tribunale a Sassari il processo contro una 25enne imputata per maltrattamenti familiari, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, reati avvenuti nel 2023.

La donna, secondo l’imputazione, consumava eroina e cocaina, anche insieme ad altri tossicodipendenti, usando la casa materna a Porto Torres come posto per drogarsi. E proprio la mamma ha finito con il diventare il bersaglio dell’aggressività filiale che le rivolgeva continue minacce di morte sia di persona che con messaggi telefonici e perfino in caserma una volta arrestata perché aveva tentato di violare il domicilio materno.

Un atteggiamento violento esibito anche davanti ai carabinieri raggiunti da frasi ingiuriose e minacce fisiche e davanti a cui la donna rifiutava ogni aiuto arrivando a procurarsi delle ferite.

La 25enne, difesa dall’avvocato Bastianino Ventura, è stata condannata a un anno e 4 mesi di reclusione dalla giudice Sara Pelicci.  

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