Sassari: «Mi sta per stuprare». Per i giudici il fatto non sussiste, 18enne assolto
Il ragazzino era stato accusato di violenza sessuale nei confronti di una minorePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Accusato di violenza sessuale nei confronti di una minore, viene assolto perché il fatto non sussiste.
La sentenza a Sassari, nei giorni scorsi in tribunale, del collegio presieduto da Monia Adami, a latere Valentina Nuvoli e Paolo Bulla, per fatti risalenti al 2021. Quando, secondo le accuse, un giovane dell’hinterland, al tempo 18enne, avrebbe trattenuto una giovane di 16 anni all’interno dell’abitacolo della propria autovettura costringendola a subire atti sessuali, consistiti perlopiù in baci.
La ragazza si era recata di sua volontà in macchina dopo che i due si erano scambiati proprio dei baci nel bagno di un locale. Poi avrebbe scritto per messaggio alle amiche la frase «Mi sta per stuprare» allarmando tutti anche perché, una volta raggiunta, stava piangendo. In una udienza si era pure riferito del timore della reazione del padre di lei alla notizia di quanto accaduto.
E sono stati infatti proprio i genitori a procedere con la denuncia che, seppur non formalizzata, trattandosi di reato procedibile d’ufficio, è andata avanti. Nonostante tra l’altro il pm avesse chiesto in una occasione l’archiviazione trovando però l’opposizione del gip, e nell’altra aveva riqualificato la contestazione in tentativo di violenza sessuale mentre invece, in sede di udienza preliminare, il giudice aveva invitato a riformulare l’accusa come violenza sessuale.
Così il ragazzo è stato rinviato a giudizio e si è giunti alla conclusione citata al termine della discussione in cui il pubblico ministero Angelo Beccu aveva sollecitato l’assoluzione e la difesa, rappresentata dagli avvocati Pietro Diaz e Carlotta Pilo, si erano associati alla richiesta ritenendo il loro assistito del tutto innocente.