Sassari: maltratta la moglie e con l’auto investe il figlio intervenuto per difenderla
Un 56nne condannato a 16 mesi per lesioni e minacce per episodi avvenuti tra il 2014 e il 2017Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una vicenda dolorosa conclusa, oggi in tribunale a Sassari, con il primo grado di giudizio. Come imputato un 56enne di Torino, su cui pendevano le accuse di maltrattamenti e di lesioni volontarie contro l’ex moglie, che sarebbero avvenuti a Sassari dal 2014 al 2017. La parte offesa è una donna di origine sarda che, secondo il capo di imputazione, sarebbe stata ingiuriata e percossa in più occasioni, talvolta anche davanti al figlio minorenne di entrambi.
Il bambino poi nel 2017, e quest’episodio sostanziava il reato di lesioni personali dolose, sarebbe stato colpito in modo involontario con l’automobile dal padre mentre cercava di proteggere la madre. Quest’ultima avrebbe anche ricevuto un’esplicita minaccia dall’ex coniuge, sempre otto anni fa, con la frase: «Devi andare fuori da questa casa, altrimenti prima o poi ti faccio fuori».
In discussione il pm aveva sollecitato una condanna a 2 anni e 3 mesi a cui si era associata la difesa di parte civile rappresentata dall’avvocata Katia Cerulli. La difesa dell’uomo, assistito dai legali Simona Todde e Gaetano Paoletti, ha sviluppato quanto in parte esposto dal pubblico ministero e relativo al rapporto conflittuale tra i due coniugi. Dove in realtà sia le accuse che gli insulti sarebbero stati reciproci, e rimarcando come i presunti maltrattamenti non avevano trovato riscontro perché i certificati medici prodotti parlavano di prognosi da pochi giorni. La giudice Claudia Sechi ha disposto, nel pomeriggio di oggi, la condanna a 1 anno e 4 mesi con il beneficio della sospensione condizionale della pena e riqualificando i reati contestati in lesioni e minacce. Assolvendo infine l’uomo dall’accusa di lesioni personali dolose perché il fatto non sussiste. I difensori si riservano, appena si depositerà la motivazione, di valutare un eventuale appello.